(di Paolo Petroni)
''Buon compleanno Mahmoud Darwish
poeta del mondo'', si intitolano così i tre giorni di
celebrazioni on line del grande poeta palestinese morto a 67
anni nel 2008 e di cui ricorrono gli 80 anni dalla nascita nel
1941 sabato 13 marzo, data del primo appuntamento, cui ne
seguiranno uno il 17 e l'ultimo il 21 marzo, Giornata mondiale
della poesia. A promuovere l'iniziativa AssoPacePalestina,
coordinata da Luisa Morgantini e Stefano Casi, con la
collaborazione di Wasim Dahmash, Nabil Salameh e Simone Sibilio,
tutto in diretta su Facebook -
https://www.facebook.com/events/251615586611613sognogiglibianchi
@gmail.com
Considerato uno dei massimi poeti arabi contemporanei,
Darwish è la voce più nota della letteratura palestinese. Autore
di numerose raccolte di versi, molte tradotte anche in italiano,
è stato fondatore e direttore di ''al-Karmel'', una delle
riviste letterarie e culturali più interessanti del mondo arabo.
Ha redatto nel 1988 il testo della Dichiarazione d'Indipendenza
dello Stato Palestinese, riconosciuta da diversi stati e
dall'anno prima era entrato a far parte del Comitato Esecutivo
dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, dal 1994
è poi stato membro del Parlamento dell'Autorità Nazionale
Palestinese.
Il 13 marzo in diretta Facebook ci saranno i ricordi di amici
e amiche, dal musicista Marcel Khalife alla scrittrice Suad
Amiry. Il 17 marzo alle ore 21 verrà proposto il docufilm
del 1997 ''Mahmoud Darwich - Et la terre, comme la langue''
(sottotitoli italiani) di Elias Sanbar e Simone Bitton, che
introdurrà la diretta on line. Il 21 marzo alle ore 18
poeti e cantanti, italiani e palestinesi, da Moni Ovadia a
Giuliano Scabia, da Marcel Khalife a Bayan Shbib e molti altri
leggeranno i suoi versi, introdotti da Nabil Salameh
(Radiodervish) e Massimo Colazzo.
Nato a Birwa, un villaggio della Galilea, Mahmoud Darwish lo
abbandona con la famiglia a sei anni, durante i convulsi eventi
del 1948, riparando in un campo profughi del Libano. Vi
ritornano in clandestinità un anno dopo, per scoprire che il
villaggio è stato raso al suolo e soppiantato da una colonia
israeliana. Rimasto in Galilea, crescendo comincia presto la
sua militanza politica nel partito comunista israeliano.
Diciannovenne, nel 1960 pubblicò la sua prima raccolta di
poesie, ''Uccelli senza Ali'', e quattro anni dopo ''Foglie
d'ulivo'', l'opera che lo rese popolare nel mondo arabo e noto a
livello internazionale in cui canta con passione l'identità
nazionale palestinese. Nel '71, dopo un breve soggiorno di
studio in URSS, sceglie l'esilio al Cairo e poi a Beirut, fino
all'invasione israeliana del Libano nel 1982. Segue allora la
dirigenza dell'OLP nell'esilio a Tunisi, per poi trascorrere
dieci anni a Parigi, tornando infine a vivere a Ramallah, dove
svolge attività politica. Nel 1997 è insignito dell'Ordine
delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura francese.
Muore il 9 agosto 2008 a Houston (Usa), per le complicanze di
un intervento al cuore. Mahmoud Darwish è per ora l'unica
personalità palestinese dopo Arafat che abbia avuto i funerali
di Stato.
Gli ultimi suoi libri pubblicati in Italia sono ''Come fiori di
mandorlo o più lontano'' (Epoché, 2010); ''Una trilogia
palestinese (Feltrinelli, 2014) e ''Il giocatore d'azzardo''
(Mesogea, 2015).
PENSA AGLI ALTRI: (....) Mentre dormi contando i pianeti ,
pensa agli altri,/ coloro che non trovano un posto dove
dormire./ Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli
altri,/ coloro che hanno perso il diritto di esprimersi./ Mentre
pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,/ e dì:
magari fossi una candela in mezzo al buio.
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