A detta del regista Marc Fitoussi, 'Amiche alle Cicladi', in sala dal 13 febbraio distribuito da Movies Inspired, è "un film soprattutto di solidarietà femminile", ma in questa commedia tipicamente francese c'è invece molto di più perché racconta allo stesso tempo un'amicizia risanata e la diversa capacità di affrontare la vita da parte di due donne diametralmente opposte. Un film insomma che potrebbe adottare di diritto un life coach per i sui corsi di insegnamento. Di scena due donne adulte, Blandine (Olivia Côte) e Magalie (Laure Calamy), da adolescenti davvero inseparabili, ma che poi, con il passare degli anni, si sono perse di vista. Grazie a Benjamin (Alexandre Desrousseaux) figlio di Blandine, preoccupato per la depressione della madre dopo il divorzio, le due vecchie amiche si incontrano in un bistrot e decidono di fare insieme quel viaggio in Grecia che sognavano da ragazze. Inizialmente è un vero disastro. Magalie è puro fuoco e voglia di vivere, è più matta di una ragazza matta. Intanto scrocca tutto all'amica perché non ha una lira e poi mette Blandine molte volte a disagio per la sua disponibilità ad incontri occasionali che invece lei, che ha il cuore in inverno, neppure concepisce. Un'aridità di cuore quella di Blandine, tecnico di radiologia, che si trova costretta a fare i conti con una donna forse meno concreta, ma piena di empatia e di amici. Tra questi c'è anche la ricca Bijou (Kristin Scott Thomas) che vive a Mikonos insieme al suo compagno pittore e che è così libera da offrirlo per una notte di sesso a Blandine, una volta scoperta la sua lunga castità. "Dopo Maman a tort, un film invernale e abbastanza disincantato, ho voluto scrivere una commedia ottimista e solare - dice Fitoussi (Copacabana, Le apparenze), uno dei registi e cosceneggiatori della celebre serie francese Chiami il mio agente!, - . Quasi naturalmente, mi è riaffiorato il ricordo di amicizie nate in gioventù. Siamo tentati di ritrovare vecchi amici. Ci illudiamo di poter ridere di nuovo insieme, come a quindici anni e così rompere la monotonia della nostra vita di adulti. Dato che sono un po' crudele in quello che racconto, inizialmente avrei voluto far ritrovare queste vecchie amiche, ma che tutto andasse storto. Ovviamente - continua Fitoussi - la storia si è poi complicata. Tendo a partire sempre da fatti semplici, quasi insignificanti, lanciandomi in una commedia che alla fine diventa in certi momenti austera e seria. Una cosa faccio in sordina, quasi senza accorgermene".
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