"Golda Meir è uno dei personaggi più straordinari che io abbia interpretato.
Per la sua storia personale, per il suo impegno verso il Paese": lo ha affermato oggi Helene Mirren, giunta a Gerusalemme per l'apertura del 40/o Festival del cinema che inizia con una proiezione di gala del suo film 'Golda'.
Nel film, diretto dall'israeliano Guy Nativ, sono rievocati i 18 drammatici giorni della Guerra del Kippur (1973) in cui Israele dovette affrontare l'attacco simultaneo sferrato a sorpresa da Egitto e Siria, in cui la sorte del Paese ricadde sulle sue spalle nella veste di primo ministro. "Tutto quello che voglio è di interpretare personaggi femminili significativi. Quando mi è stato proposto di impersonare Golda, ho accettato senza esitare". Richiesta da giornalisti locali di accostare la situazione di Israele nel 1973 con quella odierna - caratterizzata da proteste di massa contro il governo Netanyahu, a causa di una profonda riforma del sistema giudiziario - Mirren ha risposto di non potere esprimere giudizi, essendo una straniera. "Da semplice osservatrice - ha aggiunto - devo dire che mi sento molto emozionata nel vedere le manifestazioni.
Questo è un momento critico per la storia di Israele".
Diversamente da lei il regista Nativ ha precisato di essere un aperto sostenitore di quelle proteste. Nel corso della conferenza stampa, riferiscono i media locali, Mirren ha appreso che da uno studio del suo albero genealogico risulta esserci un legame, sia pure indiretto e casuale, fra lei e Golda Meir, una ebrea nata a Kyev (Ucraina). Un'antenata della Mirren, ha appreso, sposò uno scienziato russo il quale poi ebbe anche un seconda moglie, legata a sua volta al ramo familiare di Golda Meir.
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