Va a Stefania Sandrelli il Premio Pietro Bianchi 2022, il riconoscimento che i Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci) assegnano tradizionalmente al Lido, quest'anno per la 45/ma edizione, ad una personalità del cinema italiano. "D'intesa con la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, il Bianchi è un omaggio ad una delle nostre attrici più amate, icona della migliore commedia italiana - si spiega in una nota - che continua a conquistare il pubblico con semplicità, grande passione e con la freschezza evergreen del suo talento".
"Sono molto felice e profondamente onorata di ricevere questo Premio così prestigioso dai Giornalisti Cinematografici, una categoria tanto importante per il nostro lavoro che mi ha sempre seguito con attenzione e con un affetto da me totalmente ricambiato - spiega l'attrice -. Un grande attestato di stima e amicizia reciproca che dura negli anni e di cui sono molto grata alla Presidente Laura Delli Colli, al Direttivo del Sindacato che lo assegna e a tutti i Giornalisti Cinematografici".
Il Premio "celebra i suoi primi sessant'anni d'amore con il cinema nel suo ritorno alla Mostra con Acqua e anice, opera prima di Corrado Ceron, evento speciale alle Giornate degli Autori".
Leone d'oro alla carriera a Venezia nel 2005, Stefania Sandrelli ha ricevuto dal Sngci sette Nastri d'Argento fra i quali anche un Nastro d'onore e il Nastro d'oro alla carriera.
Promosso come i Nastri d'Argento e i 'Premi Francesco Pasinetti', anch'essi a Venezia, dai Giornalisti Cinematografici Italiani, il Premio Pietro Bianchi è da sempre dedicato ad una personalità del cinema italiano. Nato nel 1977, è stato attribuito fra gli altri, a Mario Soldati, Sophia Loren, Alberto Sordi, Claudia Cardinale, Virna Lisi, Carlo Verdone, Michele Placido, Dominique Sanda, Cesare Zavattini, Suso Cecchi D'Amico, Luigi Zampa, Alberto Lattuada, Mario Monicelli, Luigi Comencini, Francesco Rosi, Dino Risi, Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani, Luigi Magni, Carlo Lizzani, Bernardo Bertolucci, Michelangelo Antonioni, Marco Bellocchio, Giuliano Montaldo e Citto Maselli.
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