Un film pieno di sfumature, delicato, divertente e in cui tutti i personaggi vivono come in una bolla di amori liquidi.
Questo, sintesi, L'arte della fuga, commedia sentimentale del regista Brice Cauvin che ricorda un po' quelle di Allen.
Il film, in sala dal 31 maggio con Kitchen Film, ha
come protagonisti tre fratelli molto diversi tra loro, ma che
hanno in comune il fatto di essere in crisi e di essere maestri
nell'arte di sfuggire alle proprie responsabilità.
Intanto c'è Antoine (Laurent Lafitte)che vive serenamente il
suo amore gay con Adar, ma intanto sogna Alexis. C'è poi Louis
(Nicolas Bedos), che è invece innamorato di Mathilde, ma sta per
sposarsi con Julie (e questo anche per volontà dei genitori).
Infine, c'è Gérard (Benjamin Biolay), disoccupato che mentre
sogna di tornare con la moglie Helen intanto ha una strana
relazione con la stravagante Ariel (Agnès Jaoui). Tre uomini
confusi,molto legati, insofferenti, ma sempre subalterni ai
genitori:(Marie-Christine Barrault e Guy Marchand).
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