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Cinema: il fenomeno Warcraft, dai videogiochi in sala

Cinema: il fenomeno Warcraft, dai videogiochi in sala

Regista Duncan Jones, figlio di David Bowie. In sala 1 giugno

ROMA, 01 giugno 2016, 11:25

Redazione ANSA

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WARCRAFT L 'INIZIO di Duncan Jones - RIPRODUZIONE RISERVATA

WARCRAFT L 'INIZIO di Duncan Jones - RIPRODUZIONE RISERVATA
WARCRAFT L 'INIZIO di Duncan Jones - RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Francesca Pierleoni

Ha debuttato sul mercato 22 anni, fa, nel 1994, il primo videogioco del fenomeno globale World of Warcraft, saga fantasy sulla guerra fra uomini e orchi, arrivata nelle case di oltre 100 milioni di gamers in 244 Paesi. Un mondo, quello creato da Blizzard Entertainment che negli anni è cresciuto con l'esplosione del gaming online, ma anche, fra gli altri, con una trentina di romanzi, serie di storie brevi, giochi da tavolo, fumetti e giocattoli. Inevitabile lo sbarco anche sul grande schermo con Warcraft - L'inizio di Duncan Jones, figlio di David Bowie, già apprezzato autore dei fantascientifici Moon e Source code. Il film, ibrido live action e cgi da 160 milioni di dollari, arriva in sala il 1 giugno (anche in 3D e Imax 3D) in circa 450 copie con Universal.

Nel cast, fra gli altri, Travis Fimmel, Ben Foster, Dominic Cooper, Toby Kebbell (interprete in motion capture del capoclan 'orco' Durotan), Paula Patton, Ruth Negga e Ben Schnetzer. Tra i primi spettatori di Warcraft c'è stato proprio David Bowie (scomparso a gennaio, per un tumore): ''Gli ho mostrato un primo montaggio con alcuni degli effetti speciali - ha spiegato a Daily Beast il regista, che oltre alla malattia del padre a fine lavorazione, aveva affrontato all'inizio delle riprese anche quella della moglie, ripresasi completamente e che gli sta per dare il primo figlio - . Lui si è sempre interessato ai miei lavori ed era eccitato per me, era felice che nella mia vita stessi facendo qualcosa che mi appassionasse''.

    L'arrivo al cinema di Warcraft si programmava già da 10 anni, ma è stato rimandato, per evitare l'uscita troppo ravvicinata con I film de Il signore degli anelli e Lo hobbit, che avevano temi simili. Poi si è aperta la caccia al regista giusto: dopo un primo avvio con Sam Raimi, si è pensato a Jones, già grande appassionato del gioco. Il cineasta ha però fatto riscrivere la sceneggiatura, per dare maggior risalto anche al mondo degli orchi, che non voleva fossero semplicemente i 'cattivi' della storia. ''Da giocatore sai che parte del fascino di Warcraft è che puoi diventare un eroe, a prescindere da quale parte stai.

    Quindi volevo che si rispecchiasse questo concetto, realizzando un film di guerra con due eroi di fazioni opposte, trattati con egual rispetto'' ha spiegato. Sul filo conduttore dell'omaggio al gioco (in molte scene ci sono sorprese e citazioni) viene messo in scena il conflitto che scoppia ad Azeroth quando attraverso un portale magico, arriva una prima armata di orchi guerrieri, tra i quali il coraggioso e nobile capoclan Durotan, con la compagna incinta, in fuga dal loro mondo, Draenor ormai agonizzante. A guidare le possenti creature, alte oltre 2 metri e mezzo ognuna, c'è il malvagio orco sciamano Gul'dan (Daniel Wu), che padroneggia l'uso della magia nera, Vil. La nuova minaccia è affrontata da re 'umano', Llane (Cooper) e dal capo del suo esercito, Anduin Lothar (Fimmel), inviato a cercare il mago 'Guardiano' di Azeroth, il potente Medivh (Foster), che da anni si è isolato da tutti. Al centro dello scontro anche Garona (Patton) metà umana, metà orchessa, e Khadgar (Schnetzer), ex 'apprendista' Guardiano. Il film arriva nelle sale italiane nove giorni prima del debutto negli Usa, dove i critici finora non sono stati teneri.

    Tuttavia sui primi mercati esteri dov'è uscito, sono arrivati già 31 milioni di dollari d'incasso. Jones in ogni caso ha le idee chiare sugli obiettivi del suo Warcraft: ''Ci sono molti film fantasy, ma vogliono tutti essere come Il signore degli anelli. Anche Il trono di spade, che amo, ne è una sorta di versione adulta. Noi abbiamo provato ad ampliare quello spettro''.
   

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