Donne libere e combattive, modelli di vita e di resilienza: sono questi i soggetti dei quadri di una giovane artista palestinese, Malak Mattar, che espone le sue opere per la prima volta in Italia dove ha in programma una serie di mostre (Rimini, Brescia, Napoli e Roma).
E' giunta in Italia grazie ad AssoPace Palestina, l'organizzazione, presieduta da Luisa Morgantini, impegnata nella divulgazione della cultura palestinese.
Le donne dipinte da Mattar sono da
ieri esposte a Roma, alla Casa Internazionale della Donna, dove
resteranno disponibili per i visitatori fino a domani, 20
febbraio. Presente all'inaugurazione anche l'ambasciatrice
palestinese in Italia Abeer Odeh.
Mattar, 23 anni, è nata a Gaza e ha cominciato a dipingere
nel 2014 sotto i bombardamenti israeliani: un modo per superare
il terrore della morte e trasformare le emozioni in colori e
volti. I suoi sono solo volti di donne; di donne dagli occhi
grandi e profondi, pensierosi, orgogliosi. Di donne insieme ad
altre donne, in un'alleanza per la vita e per la solidarietà.
Mai un soggetto di uomo, come se l'immagine maschile
appartenesse ad un insopportabile peso di violenze e
sopraffazioni. Al contrario, invece, le donne di Mattar sono
indiscusse protagoniste di resilienza e di lotta, di sogni e di
speranza. Lo sguardo femminile prende corpo nell'esplosione di
colori accesi che la pittrice usa diffusamente e che esprimono
un gran senso di positività e di forza. Sono, certamente, le
donne che la giovane artista ha incontrato nella sua vita, donne
che non cedono alla violenza e guardano alla vita.
"Dai quadri di Malak Mattar - afferma Maura Cossutta,
presidente della Casa, intervenuta alla inaugurazione della
mostra - emerge una gran voglia di vita, di libertà e di amore,
trasmettono un'emozione forte e positiva. E questo, nonostante
lei abbia vissuto in un contesto di guerra e di violenze. I
colori che usa sono colori solari, il rosso, il giallo. E' un
grande esempio di resilienza creativa".
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