(di Gina Di Meo) L'arte sfida l'autorità dei documenti ufficiali per offrire una verità diversa da quella stabilita secondo la convenzionalità.
'Off the Record', la mostra del Guggenheim di New York che si terrà dal 2 aprile al 27 settembre 2021, offre la piattaforma per metter in discussione l'autorità del mainstream.
Così 13 artisti, Sadie
Barnette, Sarah Charlesworth, Sara Cwynar, Leslie Hewitt, Glenn
Ligon, Carlos Motta, Lisa Oppenheim, Adrian Piper, Lorna
Simpson, Sable E. Smith, Hank Willis Thomas, and Carrie Mae
Weems e Tomashi Jackson, con le loro opere, tra cui stampe, foto
e dipinti, presentano un punto di vista che fa traballare il
cosiddetto 'costrutto storico'.
'Off the Record', è la creature di Ashley James, vice curatrice
per la sezione Arte Contemporanea del Guggenheim, la quale ha
ripescato opere che fanno parte della stessa collezione del
museo. "Off the Record - ha spiegato all'ANSA - è come un atto
di sfida nei confronti dei contenuti di documenti ufficiali i
quali sono stati accettati come verità nel corso della storia
semplicemente perche' percepiti come tali secondo una
obiettività stabilità senza troppi interrogativi".
Il termine 'Off the Record' deriva dal linguaggio giornalistico
e si riferisce ad un qualcosa che è solo in via ufficiosa.
Tuttavia il titolo della mostra può anche essere interpretato
nella sua forma verbale, ossia quello di 'indebolire' o 'minare'
il documento come atto di modica.
Ad esempio in 'My Father's FBI File' (Il file su mio padre
dell'FBI), l'artista Sadie Barnette, presenta una serie di atti
ufficiali frutto dell'opera di spionaggio da parte degli agenti
federali nei confronti del padre Rodney Ellis Barnette, membro
del partito Black Panther, un'organizzazione politica nata negli
anni '60 contro la brutalità della polizia. La Baratte copre con
dello spray rosa alcuni passaggi dei documenti sia come atto di
sfida sia per mettere in discussione la verità dei contenuti.
L'FBI non si limitò solo a spiare l'attività politica del padre
ma anche il suo privato rivelando dettagli che erano una vera e
propria violazione della sua vita personale
'Coloring Book 18' di Sable Elyse Smith, mette invece in
discussione la verità secondo l'autorità giudiziaria, quella di
un giudice appunto e del sistema carcerario negli Stati Uniti
con le sue ingiustizie. Anche lei come Barnette ha tratto
ispirazione dal padre il quale ha passato gran parte della sua
esistenza nella cella di una prigione.
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