Per gentile concessione della Fazi
editore pubblichiamo in anteprima per l'ANSA un brano
dall'atteso fantasy di Erin Morgenstern, 'Il mare senza stelle'
che sarà in libreria il 16 luglio 2020.¸ 2019 E. Morgenstern
LLC.
Ecco il brano in cui il protagonista Zachary scopre che in nel
misterioso libro 'Dolci rimpianti' è raccontato un episodio
della sua infanzia.
"Zachary mette i libri sulla scrivania e il cappotto e gli
stivali nell'armadio, prima di imboccare il corridoio e andare
nel cucinino per farsi una tazza di cioccolata calda. Mentre
aspetta che il bollitore elettrico cominci a fischiare, si
rammarica di non aver portato con sé il libro color vino, ma sta
cercando di non avere perennemente il naso piantato in un libro.
È un tentativo di apparire più amichevole sulla cui efficacia,
però, nutre qualche dubbio. Tornato nella sua tana con la tazza
di cioccolata, si accomoda nella poltrona a sacco che gli ha
lasciato in eredità uno studente andato via l'anno prima. Il
colore naturale della poltrona è uno sgargiante verde fluo, ma
lui l'ha ricoperta con un arazzo troppo pesante per poterlo
appendere al muro, mimetizzandola con sfumature di marrone,
grigio e viola. Punta la stufa elettrica verso le sue gambe,
riapre Dolci rimpianti alla pagina dove l'inaffidabile lampadina
della biblioteca lo aveva abbandonato e comincia a leggere.
Dopo poche pagine la storia cambia e Zachary non sa dire se
si tratta di un romanzo o una raccolta di racconti oppure,
magari, di una storia dentro un'altra storia. Si chiede se
tornerà e riprenderà la parte precedente. Poi, la storia cambia
ancora. Le mani di Zachary Ezra Rawlins cominciano a tremare.
Perché mentre la prima parte del libro racconta più o meno un
qualcosa di romantico, incentrato su un pirata, e la seconda
comprende una cerimonia con un'adepta in una strana biblioteca
sotterranea, la terza parte è completamente diversa. La terza
parte parla di lui. Il bambino è il figlio di una veggente. Una
coincidenza, pensa, ma quando continua a leggere, i dettagli
sono troppo perfetti per essere una finzione. Magari sono tanti
i figli delle veggenti che hanno i lacci delle scarpe impregnati
dell'odore della salvia, ma Zachary dubita che anche loro
imbocchino delle scorciatoie fra i vicoli, tornando a casa da
scuola.
Quando arriva al punto relativo alla porta, mette giù il
libro. Si sente in preda a una vertigine. Si alza, preoccupato
di poter svenire, intenzionato ad aprire la finestra, e per
sbaglio dà un calcio alla tazza di cioccolata dimenticata.
Automaticamente, percorre il corridoio fino al cucinino per
prendere della carta assorbente. Asciuga la cioccolata e torna
in cucina per gettare la carta bagnata. Sciacqua la tazza nel
lavandino. La tazza ha una scheggiatura che prima quasi
sicuramente non c'era. Dalla cima delle scale riecheggia una
risata, lontana e sorda. Zachary torna nella sua stanza e
affronta di nuovo il libro, fissandolo mentre quello resta
adagiato con indifferenza sulla poltrona a sacco.
Chiude la porta a chiave, cosa che fa di rado. Prende il
libro e lo ispeziona più meticolosamente di quanto non abbia
fatto prima. L'angolo superiore della copertina è ammaccato, la
stoffa sta cominciando a sfilacciarsi. Minuscoli puntini d'oro
macchiano il dorso. Prende un respiro profondo e riapre il
libro. Torna alla pagina dove si era interrotto e si sforza di
leggere le parole che si dispiegano esattamente come lui si
aspetta che facciano. La sua memoria colma i dettagli
tralasciati dalla pagina: il modo in cui l'imbiancatura arrivò
fino alla metà del muro e poi i mattoni tornati di nuovo rossi,
i cassonetti all'altro capo del vicolo, il peso dei suoi libri
di scuola stipati nello zaino. Ha ricordato quel giorno un
migliaio di volte, ma questa è diversa. Questa volta, il ricordo
è accompagnato dalle parole sulla pagina ed è chiaro e vivido.
Come se fosse un momento appena trascorso e non risalente a più
di dieci anni prima. Zachary riesce a figurarsi perfettamente la
porta. La precisione del dipinto. L'effetto trompe-l'œil che,
all'epoca, non riuscì a definire correttamente. L'ape con le sue
delicate strisce dorate. La spada con la punta rivolta verso la
chiave. Ma quando continua la lettura, vi trova più di quanto
non contenga la sua memoria. Aveva pensato che non potesse
esservi nulla di più strano dell'imbattersi in un libro che
racconta un incidente accaduto nella sua vita molti anni prima,
che non era mai stato riferito a nessuno, di cui lui non aveva
mai parlato, né scritto, e che, nonostante questo, si sta
svelando in una prosa dattiloscritta, ma si sbagliava".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA