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Garlasco, il gip ricusa il genetista Giardina

Garlasco, il gip ricusa il genetista Giardina

Accolta l'istanza dei pm. Nominati due esperti scelti in polizia

MILANO, 15 aprile 2025, 22:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le sue "capacità professionali", la sua "autorevolezza" e la sua preparazione scientifica sono "indiscusse" e non sono messe in dubbio la sua "assoluta correttezza" e "imparzialità". Tuttavia, "a prescindere dal contenuto specifico delle dichiarazioni" e "dal tempo trascorso", le sue considerazioni rese pubbliche in una intervista di otto anni fa potrebbero far pensare a una apparente mancanza di obiettività e quindi pregiudicare il delicato lavoro che avrebbe dovuto svolgere. Sono queste le motivazioni con cui la gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, accogliendo in via prudenziale la richiesta della Procura, ha deciso di sostituire Emiliano Giardina, genetista che si è pure occupato del caso di Yara Gambirasio.

Ritenendo che le dichiarazioni rese in tv nel 2017 dal professore siano una causa valida per una ricusazione, il gip ha revocato la nomina al professore da lei scelto per la maxi perizia disposta nell'ambito della terza indagine - due sono state archiviate - nei confronti di Andrea Sempio, ora 37 anni, accusato in concorso con altri dell'omicidio di Chiara Poggi.
Omicidio avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007 e per il quale Alberto Stasi, l'allora fidanzato della ragazza, sta finendo di espiare una condanna a 16 anni di carcere ed è da qualche giorno in semilibertà.


La giudice al posto di Giardina, il prossimo 16 maggio, giorno in cui ha convocato in aula pubblici ministeri, difesa e parti civili o interessate al procedimento, conferirà formalmente l'incarico a due nuovi periti individuati tra i tecnici della polizia di Stato dando così un segnale di discontinuità, poichè sul delitto allora come oggi le indagini sono state affidate ai carabinieri. Così degli accertamenti, che verranno effettuati con la formula dell'incidente probatorio, se ne occuperanno la genetista Denise Albani e il perito dattiloscopico Domenico Marchigiani: la prima commissario capo tecnico biologo, e che è pure borsista a Tor Vergata, e l'altro invece è funzionario della Polizia Scientifica di Milano.


Il provvedimento della gip non scalfisce invece il ruolo di Luciano Garofano, l'ex capo dei Ris ora consulente di Sempio. La richiesta della difesa di Stasi di escluderlo dagli accertamenti per incompatibilità è stata rigettata e quindi l'ex generale rimane al suo posto. "Rispettiamo la decisione della giudice - dichiara Angela Taccia che con il collega Massimo Lovati difende Sempio - Ha chiarito, comunque, nella motivazione il fatto che mai lei stessa ha avuto dubbi sulla professionalità e imparzialità del professor Giardina, ma che data la complessità della vicenda vuole evitare qualsivoglia dubbio di eventuale imparzialità". L'avvocatessa ha manifestato la sua soddisfazione per il rigetto avanzato dai difensori di Stasi, Giada Bocellari e Antonio De Rensis, "di ricusare il nostro consulente, in quanto, come già detto da me, non vi erano i presupposti di legge". È "contento" anche Gian Luigi Tizzoni, il legale di Rita e Giuseppe Poggi, i genitori di Chiara, in quanto è stata "coinvolta la Polizia di Stato per ragioni di opportunità".
Tra oltre un mese, dopo il conferimento dell'incarico, i periti e i consulenti di parte, tra cui un altro genetista autorevole, Marzio Capra, che da sempre segue il caso per i Poggi, si comincerà, dopo una scrematura, a lavorare sui reperti biologici recuperati dagli investigatori delegati dalla procura pavese. Si procederà anche ad effettuare le comparazioni genetiche, semmai sarà possibile, con il materiale raccolto, compreso quello che le sentenze di condanna di Stasi hanno definito inutilizzabile e che è stato trovato sui margini ungueali di Chiara. 
   

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