La morte di Daniel Tafa, il
ragazzo di 22 anni, colpito da una scheggia incandescente in un
incidente sul lavoro a Maniago (Pordenone), è avvenuta a causa
di due diversi frammenti che lo hanno colpito "come se fossero
delle fucilate". E' emerso dall'autopsia, che è stata eseguita
stamattina dal medici legali Lucio Bomben, incaricato dalla
Procura, e Antonello Cirnelli, indicato dalla famiglia della
vittima, per il tramite dell'avvocato Fabiano Filippin.
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