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Uscito dalla tossicodipendenza, dona un rene alla compagna

Uscito dalla tossicodipendenza, dona un rene alla compagna

L'intervento alle Molinette di Torino, entrambi stanno bene

TORINO, 19 marzo 2025, 12:58

Redazione ANSA

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Uscito dalla tossicodipendenza dopo anni a San Patrignano e con un figlio morto proprio per droga, un uomo di 46 anni ha incontrato una nuova compagna, 34 anni, e ha iniziato una nuova vita. Tre anni dopo però la donna, fin da piccola affetta da una malattia renale e sotto dialisi per la Granulomatosi di Wegenerm ha bisogno di un trapianto. Ad offrirsi per la donazione è lui, che dopo gli accertamenti del caso viene ritenuto idoneo e si procede con l'intervento.
    Il primo trapianto era stato effettuato sulla donna nel 2015 e la donatrice era stata la mamma di lei, ma l'organo aveva ormai esaurito la sua funzione.
    La procedura di accertamento è stata effettuata nella Nefrologia dialisi trapianti (diretta da Luigi Biancone - responsabile del programma di trapianto rene). L'intervento chirurgico è stato eseguito da Aldo Verri (direttore della Chirurgia vascolare ospedaliera), Andrea Agostinucci, Paolo Gontero (direttore della Clinica urologica universitaria) e da Andrea Bosio con l'assistenza anestesiologica di Chiara Melchiorri (Anestesia e Rianimazione 2 - diretta da Maurizio Berardino). Successivamente la coppia è stata ricoverata all'unità semintensiva della Nefrologia, gestita dall'équipe nefrologica.
    Cinque giorni dopo il trapianto lui era già a casa e lei fuori dalla dialisi con una funzione renale ottima. "Quella del donatore è una doppia vittoria: contro la malattia di lei e per una nuova vita insieme" spiega Biancone.
    Il Centro di trapianti renali della Città della salute e della scienza di Torino, all'ospedale Molinette, intitolato al fondatore della Nefrologia piemontese Antonio Vercellone, rinnova e rinforza nel 2025 il suo primato in Italia per numero e complessità dei trapianti di rene. Il numero globale dal 1981 è di circa 4.700.
    "Questa storia a lieto fine è l'ennesima conferma del fatto che la Città della salute e della scienza di Torino sia un Dea di terzo livello. Ci confermiamo nel campo dei trapianti al top in Italia e in Europa" dichiara Thomas Schael, commissario della Città della salute e della scienza di Torino.
   

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