Vertono sull'inattendibilità del
"grande accusatore" Claudio Vanin e sulla scadenza dei termini
per le indagini preliminari le memorie difensive del sindaco di
Venezia, Luigi Brugnaro, e dei suoi stretti collaboratori Morris
Ceron e Derek Donadini, nei cui confronti la Procura della
repubblica lagunare ha ipotizzato i reati di corruzione legati
all'acquisto e alle trattative per edifici e terreni da parte
del magnate singaporese Ching Chiat Kwong.
A detta dei difensori la Procura non risulterebbe aver
chiesto una proroga all'indagine dopo la prima iscrizione,
avvenuta il 6 aprile 2022, con la conseguente nullità degli atti
di indagine dal novembre 2022. Sia Brugnaro che Ceron e Donadini
hanno scelto di non farsi interrogare dai pm dopo la chiusura
delle indagini, così come avevano fatto durante la fase
preliminare.
Intanto, una lista con persone che avrebbero contrastato e
criticato l'operato di Brugnaro sarebbe stata trovata
nell'ambito delle indagini. La lista sarebbe contenuta in una
cartella con la dicitura "Contenzioso", trovata nell'ufficio di
Donadini. In essa vi sarebbero privati cittadini "leoni da
tastiera" sui social network, ma anche giornalisti, politici,
scrittori, per un periodo che risale al 2020-2021.
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