Un'ulteriore proroga di tre mesi è
stata richiesta dai periti per la consegna della relazione sui
reperti legati alla vicenda Unabomber. Lo riportano i siti del
Messaggero Veneto e de Il Piccolo.
Il gip di Trieste Luigi Dainotti aveva fissato l'incidente
probatorio per il 24 febbraio. A ridosso della data i periti
Giampietro Lago, ex comandante del Ris di Parma, ed Elena Pilli,
antropologa molecolare forense, hanno però chiesto ulteriore
tempo.
Si dovrà quindi ancora attendere - riportano i quotidiani
online - per capire se il Dna ricavato dal riesame, con le nuove
tecnologie, dei reperti probatori a carico di Unabomber
corrisponda o no a una delle 11 persone iscritte nel registro
degli indagati dopo la riapertura dell'inchiesta.
Dall'incarico affidato ai periti, nel marzo 2023, sono
passati quasi due anni. Il lavoro nel frattempo è stato esteso
anche alle persone che possono potenzialmente aver avuto
contatti accidentali con i reperti, inquinandoli.
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