Domenico Livrieri, accusato di
avere ucciso la vicina di casa Marta Di Nardo e di averne
tagliato in due il corpo per poi nasconderlo in casa, deve
rimanere in carcere. A stabilirlo è il gip di Milano Alessandra
Di Fazio, che ha convalidato l'arresto del 46enne.
Data "l'estrema gravità dei fatti commessi - scrive il
giudice nell'ordinanza -, la personalità dell'imputato capace di
crimini efferati come già fatto in passato, l'unica misura
cautelare è quella della custodia cautelare in carcere".
L'avvocato Diego Soddu, difensore dell'uomo, aveva chiesto
una misura di custodia cautelare in un luogo di cura, in quanto
l'indagato soffre di problemi psichiatrici ed era già in carico
a un Cps. Il gip ha disposto anche che i servizi psichiatrici
del carcere "aggiornino costantemente" il giudice "sulle sue
condizioni psicofisiche", in attesa che venga disposta una
"nuova perizia sulla capacità di intendere e di volere".
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