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Universitari appendono striscioni, preservare lingua siciliana

Universitari appendono striscioni, preservare lingua siciliana

"E' tempo di abbattere pregiudizi, organizziamo manifestazioni"

PALERMO, 13 marzo 2025, 11:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Questa mattina, un gruppo di studenti universitari ha tappezzato il campus universitario di viale delle Scienze con diversi striscioni: «Si parri talianu si gnuranti», «Si parri talianu si vastasu», «Un parraritalianu, parra pulitu», «Si parri talianu un ti capisci nuddu».
    Un'azione comunicativa - dicono gli studenti - ironica e provocatoria, che attribuisce all'italiano tutti i luoghi comuni solitamente associati al siciliano, giocando sul ribaltamento degli stereotipi e della narrazione, spesso denigrante, nei confronti della lingua siciliana.
    «Quanto trovi disturbante le frasi che hai appena letto sullo striscione? Qualcosa, forse, ti suona male?» - scrivono gli studenti in una nota -. Probabilmente è perché siamo più abituati a leggere o sentire frasi simili contro il siciliano. A quelle ci siamo ormai abituati. La lingua siciliana continua a subire, infatti, discriminazioni e stereotipi che ne mettono in discussione il valore e la diffusione. Nonostante l'Unesco riconosca al siciliano lo status di lingua madre e descriva i siciliani come bilingui, e nonostante abbia una lunga storia e una grande letteratura, troppo spesso, ancora oggi, viene relegata a "dialetto" dell'italiano, con l'accezione negativa di essere considerata un gergo rozzo, da ignoranti o, peggio ancora, associabile ad ambienti criminali».
    «È tempo di abbattere i pregiudizi e di riconoscere il siciliano per ciò che è: un tesoro linguistico da preservare, utilizzare e tramandare con fierezza - afferma Anthony Graziano, tra i promotori delle iniziative sul tema -. La promozione del siciliano nelle scuole, nei media e nelle istituzioni non è un capriccio nostalgico, ma un atto di giustizia storica, culturale e contemporanea. Attraverso il riconoscimento ufficiale del siciliano, si potrà finalmente restituire dignità alla nostra lingua madre, affermando che il bilinguismo è una risorsa preziosa, che porta vantaggi psicologici, culturali e accademici reali, tra cui la capacità di apprendere più facilmente le altre lingue».
    Sul tema, è stata lanciata da diverse associazioni (tra cui Cademia Siciliana e Trinacria) la "Simana dû Sicilianu" dal 31 marzo al 7 aprile, con un fitto calendario di eventi in tutta la Sicilia, volti alla valorizzazione della lingua. Il 30 marzo, a Palermo, con concentramento alle 10:30 al Teatro Massimo, si terrà una manifestazione per chiedere il riconoscimento del siciliano dalla Regione. Al termine, a piazza Bologni, è prevista l'esibizione di diversi artisti locali tra cui il Sicilian Duo di Simona Ferrigno e Giampiero Amato. Il 31 marzo, nella sala Pio La Torre di Palazzo Reale, si svolgerà un convegno internazionale con ospiti europei che si occupano delle conservazione delle lingue minoritarie a rischio.
   

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