"Aiace" di Sofocle aprirà il 10 maggio la 59° Stagione al Teatro greco di Siracusa.
E' la quarta volta che la tragedia viene messa in scena in più di 100 anni di rappresentazioni classiche.
Protagonista e regista è uno dei
baritoni più apprezzati al mondo, Luca Micheletti, che per la
prima volta si confronta con la tragedia greca e non c'è da
stupirsi se "Aiace" diventa un'opera cantata. Le musiche sono
affidate a Giovanni Sollima. I cori saranno tutti cantati. "Non
sappiamo come ad Atene le musiche o la messa in scena fossero
pensate - spiega il regista - ma abbiamo tentato di ricostruire
un approccio quanto più fedele alla tradizione. Aiace è un eroe
omerico. E' il guerriero più forte dopo Achille, gode di un
rispetto che tutto l'accampamento gli riconosce. Ma poi la dea
Atena per punire il suo orgoglio lo mette di fronte alla sua
parte più oscura, la follia. Aiace non si copre mai di viltà, ma
di ridicolo sì. Vuole vendicarsi dell'offesa ricevuta, si
scatena contro gli achei, ma in realtà uccide solo il bestiame.
E qui viene deriso, Capisce che si è coperto di ridicolo e per
riacquistare l'onore decide il suicidio. Il passaggio è quello
dal mondo arcaico a quello del futuro". La scena riproduce
l'accampamento dei greci con la tenda di Aiace che poco alla
volta si trasforma proprio come la sua mente offuscata dalla
follia. Odisseo che ha sempre la sua diplomazia strategica,
interviene perché dopo il suicidio di Aiace, gli Atridi
intendono negargli sepoltura. Ma Odisseo, sebbene sappia che
Aiace è un ribelle, ritiene che convenga a tutti non
considerarlo uno fuori dal coro.
Luca Micheletti viene fuori da una genia di teatranti e ha
conquistato fama internazionale con l'interpretazione del Don
Giovanni diretto da Riccardo Muti, come quello con Zubin Mehta.
Baritono ma anche attore e adesso regista. Per "Aiace" le scene
e le luci sono firmate da Nicolas Bovey e i costumi da Daniele
Gelsi. Affiancano Micheletti Daniele Salvo (Odisseo), Diana
Manea (Tecmessa), Tommaso Cardarelli (Teucro), Michele Nanì
(Menelao), Edoardo Siravo (Agamennone). In scena fino al 7
giugno, a giorni alterni con "Fedra" di Euripide.
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