Riapre a Palermo palazzo Bonocore
e diventa museo virtuale. Affacciata su piazza Pretoria, di
fronte al palazzo di città, la splendida residenza aristocratica
del XVI secolo è al centro di un progetto di rigenerazione
culturale che la Curia, proprietaria del piano nobile, ha
affidato a CoopCulture perché ne faccia una "bussola culturale"
per la città. L'edificio è nel cuore del centro storico e la sua
destinazione museale è considerata dall'arcivescovo Corrado
Lorefice una "grande sfida".
La riapertura del palazzo dà ora il via a una operazione
culturale supportata da mostre di grande impegno come quella che
apre il ciclo: si tratta di una mostra interattiva e
cross-mediale dedicata alla "Palermo Felicissima", nata dalla
collaborazione tra CoopCulture e Odd Agency. Il visitatore può
interagire con un grande archivio e scoprire luoghi, persone,
eventi, architetture. Si compone così il racconto di quella
Palermo che a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento vive un
momento di fulgore europeo, vitalità culturale e spinta
imprenditoriale. È una fase storica nella quale emergono poche
famiglie, i Florio prima di tutto a cui viene dedicato uno
spazio importante ma anche gli Ingham e i Whitaker che dalla
lontana Inghilterra vengono in Sicilia per promuovere importanti
iniziative.
Si riescono così a conciliare grandi capacità imprenditoriali
(i Florio erano presenti in tanti settori produttivi) e un gusto
per il bello, affidato alla vena di artisti raffinati,
architetti, artigiani di talento. Da loro nasce il filone
dell'art nouveau che assegna a Palermo un palcoscenico europeo.
È un viaggio, sottolineano i curatori dell'esposizione, che
utilizza le tecnologie più avanzate tra visioni, installazioni,
postazioni, proiezioni, realtà virtuale e intelligenza
artificiale.
La mostra è frutto del lavoro di ricerca di un comitato
composto da Laura Barreca, Fabrizio Agnello e Ettore Sessa che
hanno studiato a lungo il periodo storico a cui è legata
l'esperienza di "Palermo Felicissima" e hanno esplorato archivi,
collezioni private e pubbliche per riportare in una dimensione
virtuale le testimonianze di un'epoca indimenticabile.
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