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Mostre: le foto di Barbagallo su un mondo al tramonto

Mostre: le foto di Barbagallo su un mondo al tramonto

Il racconto in bianco e nero della vita di una comunità

VITTORIA, 20 novembre 2023, 09:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Con i suoi scatti ha raccontato la storia, il costume, la politica, il boom economico, le feste religiose, le testimonianze artistiche, la cultura, lo sport e la cronaca quotidiana. Tony Barbagallo è stato dal 1955 l'interprete più curioso e la memoria più autentica della vita pubblica di Vittoria, nel Ragusano, e non solo di Vittoria. Dal suo immenso archivio di fotoreporter e documentarista riaffiorano ora le immagini che dal 23 novembre al 2 dicembre saranno in mostra nella sala delle Capriate. L'esposizione, promossa dal Comune, è curata da Arturo Barbante.
    Alcuni scatti di Barbagallo, amico di Giuseppe Leone e maestro del bianco e nero, sono diventati vere e proprie icone del fotogiornalismo come il ritratto di Francesco Giombarresi ("un pittore grande grande che disegna piccolo piccolo", diceva Pier Paolo Pasolini), i riti della Settimana santa, gli eventi politici e un quadretto di grande effetto come "Sole a perpendicolo". È una foto del 1969: sulla piazza principale di Vittoria deserta e assolata un uomo si ripara il capo con uno spesso foglio di carta seduto davanti a una bancarella di libri usati in attesa di lettori che non si vedono.
    Attento ai cambiamenti sociali, Barbagallo ha raccontato anche il lavoro con le trasformazioni introdotte dalle moderne colture nella catena della produzione agricola, con la riscoperta della vendemmia e con il lento ma inesorabile declino dei mestieri manuali: costruttori e pittori di carretti, falegnami, bottai, calzolai, cestai. In quelle foto Barbagallo ha descritto a futura memoria la storia di un mondo che andava inesorabilmente cambiando oppure era prossimo al tramonto.
   
   

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