L'inaugurazione del Teatro Massimo
di Palermo con Kaiserrequiem firmata dal direttore musicale Omer
Weir Wellber e dal regista Marco Gandini - l'8 e il 9 novembre
alle 20,30 - è dedicata a due opere che gli autori non poterono
mai ascoltare. Per loro la corsa era finita, Mozart morì subito
dopo avere composto il suo Requiem e Vicktor Ullmann
dall'inganno del campo di concentramento di Theresienstadt era
stato trasferito ad Auschwitz. La partitura di "Der Kaiser von
Atlantis" era stata nascosta ed è giunta fino a noi. Ma il
Massimo quest'anno lega insieme quei fatti orribili dei primi
anni 40, gli anni dell'Olocausto, del male assoluto, al
trentennale delle stragi mafiose del 92 il celebre "Requiem"
composto dai giovani compositori italiani dell'epoca, tra cui
l'attuale sovrintendente Marco Betta. Per Betta, alla prima
inaugurazione che porta la sua firma, "i capolavori parlano
sempre del nostro tempo e aprono uno squarcio sul nostro futuro,
perché l'arte è sempre un grido di libertà". Il progetto ha
convinto il sindaco Roberto Lagalla, presidente della
Fondazione: "Mi convince il gusto della sperimentazione -
spiega - perché non solo nasce qualcosa di nuovo, ma qui lo
spettacolo coinvolge tutte le componenti del Teatro, e questo è
già un valore".
La musica di Mozart, per scelta di Omer Meir Wellber sul podio
del teatro, si sposa con quella assai più contemporanea di
Ullmann: "Il delitto si accompagna sempre alla menzogna e quando
proposero a Ullmann di comporre l'opera sapevano già di mandarlo
a morire, ma lui immagina il personaggio della Morte che dopo
tanti omicidi si rifiuta di far morire altri esseri umani.
Kaiser von Atlantis era una parodia del delirio di onnipotenza
di Hitler, lo capirono tutti. La lezione è quella che in ogni
momento nella storia gli uomini possono commettere stragi e
crudeltà d'ogni tipo. Il nostro tempo presente ne è un esempio
tragico". Il corpo di ballo sarà impegnato in scena con le
coreografie di Marco Bellier e Jean Sebastienne Colau. La regia
è affidata a Marco Gandini. Nel cast il baritono Markus Werba,
Karl Huml, il tenore Cameron Becker, Antonio Garés, Lavinia
Bini, Grigory Shkarupa, Julia Rutigliano.
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