Sguardi intimi femminili in bianco
e nero. Sono i soggetti della mostra fotografica di Paolo
Morello, "Il labirinto di Elena", incastonata nel labirinto
ligneo di palazzo Branciforte che una volta ospitava il Monte
dei pegni santa Rosalia. In questo luogo viene evocata ora la
memoria e il volto di donne che andavano a consegnare gli ultimi
averi, corredi e oggetti d'oro, per sopravvivere alla povertà.
La luce dell'anima triste di quelle donne si ritrova nelle venti
foto di Morello, distribuite lungo un percorso espositivo curato
da Lorenzo Matassa.
"Morello è il poeta della luce - afferma Lorenzo Matassa - ma
non solo di quella che le sue opere promanano dai ritratti.
Alludo alla luce dell'anima che ogni donna consegna a chi la
guarda. È una singolare inversione di prospettiva che già il
poeta Goethe aveva descritto e che può sintetizzarsi nell'idea
che l'occhio vede ciò che la mente conosce. L'arte, cioè,
consegna il dono della bellezza a coloro che sanno vedere.
Eccola, dunque, Elena: il personaggio della classicità che evoca
l'assoluto delle forme umane e diventa, nella luce di Morello,
mistero universale. Un archetipo di bellezza qui proiettata nel
suo labirinto di umana povertà".
La mostra sarà ospitata da palazzo Branciforte dal 13
novembre al 16 gennaio 2022.
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