"Non è facile fare jazz a Palermo e non è facile essere una sassofonista, donna, in Italia.
Eppure...". Eppure, Carla Restivo, 28 anni ad agosto, è uno dei giovani talenti - insieme ai compagni Roberta Sava, 25 anni, cantante, messinese, e Manfredi Caputo, 21 anni, percussionista palermitano - ad aver vinto all'Umbria Jazz una borsa di studio per frequentare il Berklee College of Music, di Boston (Massachusetts). Quattro anni in uno dei più importanti istituti universitari privati dedicati al mondo del jazz e della musica contemporanea, tempio sacro che tra i suoi studenti ha contato artisti come Pat Metheny, Alan Silvestri, Keith Jarrett e Quincy Jones. Carla è l'ideatrice del progetto "Carla Restivo Quintet" ma della "formazione originale da 5 elementi siamo rimasti io e il percussionista, Manfredi Caputo - spiega - che spesso suoniamo insieme ad altre musicisti di talento come il batterista Ruggero Caruso, il pianista Valerio Rizzo e Luca De Lorenzo al contrabbasso. Adesso siamo 12 elementi a comporre il 'Carla Restivo Paula project' un gruppo di cantanti e violinisti siciliani dai 17 ai 32 anni, non tutti hanno frequentato il conservatorio, ma sono tutti bravissimi e hanno una passione per la musica non comune". La loro musica è eclettica: "Siamo orientati verso l'alternative jazz con venature rock e hip hop - spiega Carla - il pubblico ama il nostro genere proprio perché contiene influenze diverse, e mi piace che un po' di sonorità e ritmi mediterranei siano presenti in ogni composizione, perché appartengono alle nostre radici, di cui siamo orgogliosi". "Pur avendo il diploma in sassofono classico ho sempre ascoltato i Pink Floyd, i Radiohead o il grunge dei Nirvana - aggiunge Carla - mi piace di più il jazz contemporaneo con qualche influenza rock e hip hop, non propendo molto verso il jazz puro, certo, mi piace Kenny Garrett, ma amo le contaminazioni, ho una laurea in filosofia e mi sono avvicinata al jazz perché trovo sia una musica più introspettiva". Adesso l'avventura in America, nel tempio della musica: "Sono molto emozionata, dopo anni di impegno e fatica... non è facile fare jazz qui, eppure Palermo è una fucina di talenti, al Berklee college ci sono tanti siciliani e palermitani arrivati lì dopo aver vinto delle borse di studio e che hanno fatto la differenza. Gli spazi in città per fare jazz e confrontarsi, però, sono quasi inesistenti, l'amministrazione dovrebbe aprire gli occhi e dare maggiori opportunità a tutti". "Nelle pause offerte dalla borsa di studio continueremo ad esibirci in giro in formazione ridotta - spiega Carla - nonostante la distanza cercheremo di mantenere vivo il progetto per concludere insieme un percorso, a fine luglio sulle piattaforme digitali uscirà il nostro album con 5 brani". A scrivere la musica è stata Carla, che si è occupata anche di testi e arrangiamenti. E che lancia un invito: "Il 24 giugno ci esibiremo all'istituto Gonzaga, all'interno della festa della musica, dopo le 20.30. Sarà il primo live con la formazione completa da 12 elementi, l'ultimo a Palermo, prima di partire per l'America. Il ricavato del biglietto di ingresso (5 euro) sarà devoluto a scopo di beneficenza alla compagnia del Perù. È un'occasione per ascoltare gli altri membri del gruppo, sono tutti dei talenti geniali".
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