"Le motivazioni in base alle quali è
stato escluso il diritto a partecipare degli imputati, ovvero
l'impossibilità di consentire che tale partecipazione avvenisse
tramite videoconferenza, perché strumento previsto solo per le
attività svolte in un'aula di giustizia, appaiono come un debole
velo alle reali ragioni della scelta che mira (tardivamente e
ipocritamente) a tutelare l'onorabilità del Quirinale, a scapito
dell'inviolabile diritto di difesa". Così l'Unione Camere
Penali.
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