"La guerra di Cesare", primo
lungometraggio di Sergio Scavio, sarà presentato sabato 29 marzo
in anteprima nazionale alla XVI edizione del Bif&st - Bari
International Film&Tv Festival, all'interno della sezione
competitiva Meridiana, riservata alle opere che interpretano con
originalità e profondità le trasformazioni sociali del nostro
tempo.
Girato nel sud-ovest della Sardegna, tra gli spazi silenziosi
e sospesi di una miniera abbandonata, La guerra di Cesare
racconta con forza emotiva e rigore narrativo la parabola
esistenziale di due uomini - Cesare e Mauro - legati da
un'amicizia fraterna e da un destino comune segnato dal crollo
del mondo del lavoro. Una storia di perdita, lotta e tentativi
di riscatto che si trasforma in un viaggio interiore, un atto di
ribellione e consapevolezza che trova nella provincia sarda uno
scenario potente e universale.
"La guerra di Cesare è un film che ci ha colpito fin dalle
prime fasi di sviluppo, per la maturità della scrittura, la
profondità dei personaggi e la capacità di raccontare il
presente attraverso il filtro della provincia - dichiara
Giuseppina Sanna, presidente della Fondazione Sardegna Film
Commission -. L'inclusione di questo film al Bif&st è un
riconoscimento importante non solo per il talento emergente di
Sergio Scavio, ma anche per la qualità e la forza espressiva del
cinema che nasce in Sardegna. Il film affronta con coraggio un
tema universale come la dignità del lavoro, restituendoci al
tempo stesso l'identità di un territorio spesso dimenticato ma
carico di storie da raccontare".
Sergio Scavio insegna Teoria e metodo dei mass media
all'Accademia delle Belle Arti "Sironi" di Sassari, ha scritto
il lungometraggio insieme a Pier Paolo Piciarelli, e
interpretato da Fabrizio Ferracane, Alessandro Gazale, Luciano
Curreli e Francesca Ventriglia, il film è prodotto da Ombre
Rosse e Wellsee, in associazione con Metaphyx, in collaborazione
con Rai Cinema. La produzione ha potuto contare sul contributo
del ministero della Cultura, della Regione Sardegna e sul
sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, della
Fondazione di Sardegna e di Roble Factory. La distribuzione
nelle sale sarà curata da RS Productions e Mirari Vos.
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