Utilizza i social e in particolare
la sua pagina Facebook per fare arrivare il suo appello dopo la
morte del figlio. E' Simona Campus la madre di Marco Mameli, il
ragazzo di Ilbono di 22 anni, ucciso otto giorni fa durante la
festa di carnevale a Bari Sardo, in Ogliastra: "Chi sa qualcosa
parli, con il vostro silenzio siete complici". Un post,
pubblicato questo pomeriggio, verso le 16.30, per chiedere
giustizia: "Vi supplico, abbiate coraggio" scrive la donna.
Poche frasi per tentare di fare breccia sperando anche in chi
ha visto qualcosa e per ora non si è ancora fatto avanti per
fare emergere la verità. "Marco non c'è più e noi aspettiamo
ancora. Aspettiamo qualcuno che era presente al Carnevale che ha
visto qualcosa. Non siete voi i responsabili della morte di
Marco ma siete i complici col vostro silenzio. Vi supplico, non
abbiate paura. Fatevi avanti, parlate. Noi aspettiamo ancora.
Marcolino vi aspetta ancora".
A otto giorni dal delitto l'attesa la svolta nelle indagini
non è arrivata. I familiari sono ancora in attesa di celebrare
il funerale dell'operaio il cui corpo resta ancora a
disposizione del medico legale per una serie di attività
supplementari che non si sono ancora concluse dopo l'autopsia
che ha confermato che Mameli è morto a causa di una serie di
coltellate, almeno due, una delle quali fatale al cuore.
Mentre gli agenti del commissariato di polizia di Tortolì
stanno proseguendo a sentire alcune persone, soprattutto
giovani, presenti alla festa di Carnevale, per ora l'unico a
essersi fatto avanti è un giovane di Girasole, paese poco
distante da quello dell'omicidio. Si è presentato nel
commissariato di Tortolì nelle ore immediatamente successive al
fatto di sangue, accompagnato dal suo avvocato, per rendere
dichiarazioni spontanee. Davanti agli investigatori si è
autoaccusato del ferimento di un amico di Mameli, dicendosi però
completamente estraneo al delitto.
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