(di Antonella Manca) Fiamme Gialle negli uffici di Meridiana per far luce sui rapporti con Air Italy e sulla situazione di crisi che ha portato alla procedura di mobilità per 1.634 dipendenti. Gli stessi che da mesi denunciano il depauperamento della "loro" azienda a favore di Air Italy, acquisita al 100% da Meridiana spa nel gennaio 2013.
Questa mattina gli uomini del Gico della Guardia di finanza di Cagliari, su disposizione della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, hanno perquisito per tutta la giornata le sedi delle società del gruppo, in Sardegna e nella penisola, sequestrando faldoni e le memorie di diversi computer. Risultano iscritti nel registro degli indagati il presidente della holding Meridiana spa Marco Rigotti, difeso dall'avvocato Guido Manca Bitti, gli ex amministratori delegati di Meridiana fly Massimo Chieli - in sella sino al luglio 2011 - Giuseppe Gentile, già fondatore di Air Italy, e Roberto Scaramella, fresco di dimissioni. Un atto dovuto, necessario per eseguire le perquisizioni negli uffici di Olbia, Roma e Varese dove si trovano rispettivamente le sedi di Meridiana spa, Meridiana fly e Air Italy. L'azienda si è detta pronta a collaborare con l'autorità giudiziaria e convinta di veder riconosciuta la correttezza del suo operato, oggi e nel passato.
I decreti di perquisizione, disposti dal capo della Procura di Tempio Domenico Fiordalisi, rientrano nell'ambito dell'inchiesta che tende a far luce sui rapporti tra Meridiana e Air Italy, un sospetto di "travaso di attività" più volte denunciato dalle 'magliette rosse'. Tra le motivazioni che hanno portato alle perquisizioni odierne, ci sarebbe anche la recente decisione, assunta dal nuovo Ad di Meridiana, Richard Creagh, di chiudere la sede romana della compagnia sin dal primo dicembre.
Porta sempre la firma di Fiordalisi l'istanza presentata ieri al Tribunale di Tempio per un'ispezione amministrativa a Meridiana fly. Un procedura prevista dall'articolo 2409 del codice civile che consente al Pubblico ministero di richiedere l'ispezione nel caso in cui vi sia il "sospetto - recita l'articolo del codice civile - che gli amministratori, in violazione dei propri doveri, abbiano compiuto gravi irregolarità nella gestione che possono arrecare danno alla società o a una o più società controllate". Secondo il pm in questi anni ci sarebbe stato un costante depauperamento del patrimonio societario a danno dei soci e dei creditori per favorire Air Italy, la compagnia acquisita nonostante Meridiana fly avesse dichiarato lo stato di crisi all'Inps e al ministero del Lavoro. Sarà ora il tribunale civile di Tempio a decidere se autorizzare o meno l'ispezione.
L'accelerazione dell'inchiesta potrebbe essere legata ad un esposto presentato alcuni giorni fa in Procura da un gruppo di lavoratori Meridiana nel quale si ricostruiscono le vicende finanziarie e commerciali della società.
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