"Non ci sono ulteriori scoop,
proteste o malumori, finalmente si arriva alla musica e
ascolteremo le canzoni". In collegamento con Fabio Fazio a Che
tempo che fa, sul Nove, Carlo Conti racconta le ultime ore della
vigilia del festival di Sanremo numero 75, al via martedì. "è
tutto molto tranquillo, anche all'Ariston è tutto normale, nella
normalità del festival che è un evento che si autoalimenta: a
Sanremo uno starnuto diventa un terremoto", dice il direttore
artistico.
Dieci anni dopo il suo primo festival (2015), Sanremo "è
cresciuto sempre di più, con le due edizioni di Baglioni e le
cinque di Amadeus: è stato un crescendo - dice Conti - qualcuno
dice iniziato con ultima mia edizione. E c'è stato
l'importantissimo contributo dei social, del mondo del web, un
tempo il festival lo commentavi il giorno dopo al bar, in
ufficio, ora si commenta in tempo reale sui social, che
catalizzano l'attenzione di tutti, anche la musica è cambiata
molto, ci sono tantissimi cantanti, nuovi produttori".
Jovanotti "ha appena lasciato l'Ariston, dove ha provato il
bellissimo show di martedì, Damiano arriverà domani e sarà sul
palco mercoledì, poi ci saranno - ricorda il direttore artistico
- i due premi alla carriera, Iva Zanicchi e Antonello Venditti.
E i Duran Duran, 40 anni dopo la loro prima ospitata tornano al
festival, e faranno Wild Boys".
I sodali di sempre Panariello e Pieraccioni, ribadisce
Conti, "non ci saranno, sarebbe stato banale. Si sono offesi?
Cercherò di recuperare, e di portarli magari il prossimo anno",
promette.
Con Fazio ha in comune l'esordio in Rai, nel 1985: Conti
firmava "il primo contrattino per Discoring", Fazio era inviato
al festival per l'Orecchiocchio. "Quest'anno festeggi 40 anni
Rai, anch'io ho fatto 40 anni di Rai, è un anno particolare, ti
auguro il meglio", sorride Fazio, alludendo al suo addio alla tv
pubblica.
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