NAPOLI - Dare sostegno ai familiari dei portatori di disabilità, uomini e donne di ogni età che quotidianamente ''dietro le quinte della sofferenza, sostengono i propri cari affetti da gravi patologie". È questa la mission del progetto "Insieme si può", che prevede una serie di servizi e iniziative gratuite a supporto dei "caregiver" termine anglosassone che sta ad indicare la figura di assistente familiare.
"Finanziato da "Fondazione con il Sud" per i prossimi quattro anni - si spiega in una nota stampa - il progetto è destinato a 90 caregiver familiari presenti nelle province di Napoli e Caserta e prevede un piano di interventi che mira a migliorare la qualità della vita. Tra i servizi offerti ci sono: sportelli di consulenza burocratica, legali e di supporto psico-educativo, interventi di 'sollievo' che prevedono attività diurne occupazionali e residenziali rivolte alle persone con disabilità seguite dai propri caregiver; attività ludico-ricreative per fratelli e sorelle delle persone con disabilità; attività di orientamento, formazione e avviamento al lavoro (tirocini) per i caregiver che spesso sono costretti a rinunciare ad una vita professionale".
"Questa iniziativa è nata per sostenere chi ogni giorno si prende cura degli altri - spiega Mariano Vacca, presidente della Cooperativa Hamal, capofila del progetto - Si tratta dei caregiver, figure fondamentali nella nostra società, spesso silenziose e poco riconosciute, ma essenziali per il benessere di molte famiglie e comunità. Con "Insieme Si Può" vogliamo offrire loro strumenti concreti, formazione, supporto psicologico e una rete di solidarietà che li aiuti a non sentirsi soli nel loro percorso".
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