"Promuovere il made in Italy
significa proteggere un patrimonio che non appartiene solo a noi
ma al mondo intero. Significa difendere la nostra capacità di
creare bellezza, qualità ed emozione attraverso ogni prodotto
che porta il marchio made in Italy, la parola Italia. Investire
nella sostenibilità, nella digitalizzazione, nella formazione
delle nuove generazioni, consente di garantire il nostro
sistema".
Lo ha detto il vice ministro alle Imprese e Made in Italy
Valentino Valentini in un videomessaggio inviato in occasione
del convegno sul tema "Identità e innovazione sul territorio: la
Moda Italiana tra tradizione e avanguardia" organizzato da
Confindustria Taranto.
"La moda italiana - ha aggiunto - ha sempre saputo
reinventarsi. Oggi più che mai dobbiamo fare sistema, unire
forze e competenze per affrontare le sfide globali con coraggio.
Solo così possiamo continuare a essere un punto di riferimento
mondiale non solo per ciò che produciamo ma per ciò che
rappresentiamo: eleganza, creatività e innovazione".
Tra gli altri, sono intervenuti il presidente di
Confindustria Taranto Salvatore Toma, il direttore generale
Mimit Amerigo Splendori (che ha presentato l'ologramma di
Leonardo Da Vinci), il dirigente della Direzione generale
politica industriale dello stesso ministero Luca Gentile, il
presidente del comitato scientifico "Cluster nazionale Made in
Italy" Pietro Pantano.
Il vice ministro ha osservato che "l'intelligenza artificiale
e le nuove tecnologie stanno ridefinendo i modelli di business
internazionali, aprendo nuove opportunità ma anche richiedendo
investimenti significativi in innovazione e trasformazione. In
questo percorso complesso supportiamo le imprese con incentivi
mirati, come quelli previsti nella legge quadro per la tutela
del made in Italy. Stiamo fornendo investimenti per la
transizione economica e digitale - ha ricordato - con una
dotazione complessiva di oltre 45 milioni di euro dedicati al
settore tessile e alla moda".
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