Erano gli anni del boom economico e Francesco Rivella contribuì, con le sue competenze di chimico appena laureato a Torino, a creare anche quello della Ferrero.
Morto venerdì a 97 anni, iniziò a lavorare subito nella piccola azienda e ci rimase quarant'anni, assunto da Giovanni Ferrero, zio di Michele Ferrero. Di quest'ultimo, che guidò la trasformazione da stabilimento locale a marchio di livello internazionale, Rivella divenne uno stretto collaboratore. Era della zona, era nato a Barbaresco (Cuneo) e la fabbrica di Alba, dove tuttora resta la sede principale della multinazionale, non l'avrebbe portato lontano da casa, almeno non nell'immediato.
I suoi viaggi alla scoperta di nuove materie prime furono infatti poi molti. Michele aveva preso le redini della ditta alla morte del padre, Pietro, ed era inizialmente affiancato dallo zio, ma ben presto le sue intuizioni lo spinsero a pensare in grande. Rivella divenne presto il braccio destro di Michele Ferrero: analizzava in un laboratorio creato appositamente a Milano le materie prime che Michele andava a comprare con lo zio Giovanni, così come i prodotti della concorrenza di mezza Europa. A quel punto Rivella diventò uno dei collaboratori più preziosi, tanto da accompagnare il titolare in questi viaggi.
Tra i suoi compiti c'era anche quello di analizzare i nuovi prodotti, la loro qualità, contribuendo inoltre a crearne di più innovativi negli anni del miracolo economico italiano. Era quello in cui la speranza era di uscire dalla provincia, di cambiare livello come azienda, e avvenne. È anche un po' sua, si racconta, l'idea della Nutella, quella crema spalmabile che bambini e adulti conoscono in mezzo mondo, che l'anno scorso ha compiuto 59 anni. Dirigente tecnico e più tardi direttore delle ricerche di base del gruppo, rimase alla Ferrero fino alla pensione, nel 1993, contribuendo alla creazione di altri ben noti prodotti del marchio, con quelle indispensabili doti da chimico del settore, affinate in un gruppo in crescita e capace di conquistare un mercato sempre più ampio. Sono gli anni in cui la Ferrero inventa Mon Cherì (1956), Tic Tac (1969), Kinder Cioccolato (1968), Kinder Sorpresa (1974) e i Ferrero Rocher (1982). La sua morte è avvenuta dieci anni esatti dopo quella del patriarca Michele Ferrero, che fu il 14 febbraio del 2015, a Montecarlo, e stasera Rivella è stato ricordato alle 19 con una preghiera nel duomo di Alba, dove domani alle 14.45 si terranno i funerali.
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