L'assessore regionale alla
Sanità, Federico Riboldi, ha illustrato ieri sera a Spinetta
Marengo (Alessandria) i risultati delle prime due fasi del
biomonitoraggio condotto tra gli abitanti vicino al polo
chimico. I dati di fine 2024 evidenziano "una concentrazione di
Pfas nel sangue inferiore rispetto ai risultati del primo
monitoraggio svolto sui residenti o lavoratori in aziende
agricole dove sono state trovate matrici vegetali e animali
contaminate". La prima fase si era svolta a inizio 2024 su 29
persone sottoposte a prelievo: il 20% aveva tracce di Pfas nel
sangue maggiori rispetto alla soglia di 20 nanogrammi al
millilitro, mentre nei risultati dei 135 prelievi effettuati tra
novembre e dicembre la percentuale è quasi dimezzata (11%
circa).
Dalle 135 analisi emerge che l'83% riporta concentrazioni di
Pfas compresa tra 2 e 20 nanogrammi al millilitro, l'11%
superiore alla soglia di 20 ng/ml, il 5% inferiori a 2.
Ultimata la fase di rodaggio, riprenderà dal mese di marzo
il biomonitoraggio sulla popolazione residente da 0 a 3
chilometri dallo stabilimento di Spinetta Marengo. Inoltre, la
task force clinica guidata dal professor Luigi Castello, "tenuto
conto che si tratta di una area nella quale sono presenti altri
contaminanti ambientali", ha proposto un ulteriore livello di
monitoraggio pluriennale, che vedrà la partecipazione dei medici
di medicina generale e di specialisti ospedalieri e
universitari.
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