I motori della Vespa e della
Citroen che si muovono sulle note di Edith Piaf ed Erik Satie,
ma anche sulle preghiere di un rosario tedesco. Un'opera
pittorica dell'Avvocato Gianni Agnelli, composta da tanti
piccoli cellulari. Wallpaper che uniscono elementi grafici con
quelli dell'alta finanza, del sesso e della religione. C'è tutto
questo nella personale dell'artista tedesco Thomas Bayrle, dal 3
novembre al 4 aprile 2024 alla Pinacoteca Agnelli: la mostra si
sviluppa al terzo piano attraverso 9 sale che accolgono più di
90 opere. Tutte hanno un rapporto stretto con il Lingotto e con
Torino. Form Form SuperForm, curata da Sarah Cosulich con Saim
Demircan, prende il titolo dalle sue celebri "superforme",
complessi pattern realizzati da Bayrle a partire dalla
ripetizione di unità, di persone, prodotti o meccanismi, con cui
negli anni Sessanta ha anticipato il linguaggio digitale del
pixel.
È uno degli appuntamenti che la Pinacoteca Agnelli propone da
venerdì 3 novembre, in concomitanza con Artissima. Il secondo è
un progetto dedicato a una nuova commissione di Lucy McKenzie in
dialogo con i gessi di Canova della collezione Giovanni e
Marella Agnelli. Si chiama Vulcanizzato ed è la terza edizione
di Beyond the Collection, dedicato alla rilettura della
collezione permanente attraverso le tematiche della
contemporaneità,
La Pista 500 si arricchisce di quattro spettacolari
installazioni site-specific di Shirin Aliabadi (Iran), Thomas
Bayrle (Germania), Julius von Bismarck (Germania) e Alicja Kwade
(Polonia). Le opere accompagnano quelle già presenti di Valie
Export, Sylvie Fleury, Dominique Gonzalez-Foerster, Louise
Lawler, Marco Giordano e Superflex. "Tutti e tre i nuovi
progetti sono legati alla fabbrica del Lingotto, dove ci
troviamo, e al mito della produzione dell'automobile. Da qui
passa la nostra identità", spiega la direttrice della Pinacoteca
Agnelli, Sara Cosulich.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA