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Al Museo del Risorgimento mostra sulle stragi nazifasciste

Al Museo del Risorgimento mostra sulle stragi nazifasciste

Esposizione curata dal procuratore generale militare De Paolis

TORINO, 14 ottobre 2023, 17:21

Redazione ANSA

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Arriva a Torino, dal 16 ottobre al 5 dicembre, al Museo del Risorgimento la mostra "Nonostante il lungo tempo trascorso… Le stragi nazifasciste nella guerra di liberazione 1943-1945" composta di fotografie, documenti e videofilmati raccolti per illustrare e far conoscere una delle vicende più complesse e dolorose della nostra storia nazionale.
    L'esposizione è curata dal Procuratore generale militare Marco De Paolis insieme al Comitato Scientifico presieduto e coordinato dallo stesso De Paolis, con la collaborazione della storica Isabella Insolvibile e di Paolo Pezzino, membro e presidente del cda dell'Istituto nazionale Ferruccio Parri.
    "La mostra - spiega De Paolis - illustra le tappe del lungo e doloroso percorso, di costruzione della Repubblica Italiana, compiuto da decine di migliaia di civili e militari italiani, che attraverso il proprio sacrificio hanno consentito di gettare le basi per la costituzione del nostro attuale Stato repubblicano e democratico".
    Particolare attenzione è posta sui processi penali militari, che la giustizia militare ha celebrato dal dopoguerra a oggi.
    "Una mostra - aggiunge il generale - che, tra l'altro, ha l'obiettivo di evitare che il passare del tempo e la sua distanza dall'accadimento di quelle atrocità ne possa offuscare la memoria".
    Dal rinvenimento nel 1994 del cosiddetto 'armadio della vergogna', contenente 695 fascicoli occultati sulle stragi nazifasciste, il Procuratore Marco De Paolis diede inizio nel 2002 alla grande stagione processuale, conclusasi nel 2013, dei processi ai criminali di guerra tedeschi.
    "Quella dei crimini nazifascisti commessi in Italia e all'estero sulla popolazione civile e sui militari italiani nell'imminenza e dopo l'armistizio del '43, è una pagina tanto importante quanto poco conosciuta nelle sue dimensioni e nelle sue implicazioni - aggiungono Insovibile e Pezzino . Ci furono 70 mila vittime militari in Europa in circa 100 episodi. Oltre un migliaio di vittime militari italiane in Italia. 650 mila vittime delle deportazioni di internati militari italiani.
    24.409 vittime civili in Italia in 5872 episodi, di cui 14935 al Nord, 6862 al Centro, 2623 al Sud".
   

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