Ha preso il via la tre giorni del
29/mo raduno nazionale dei Paracadutisti, in programma ad Asti
da oggi, venerdì, e fino a domenica 25 giugno, per cui sono
attese oltre 10mila persone. "Torna dopo una lunga assenza il
raduno nazionale dei paracadutisti, quello della ripartenza -
annota il prefetto di Asti, Claudio Ventrice, penso che sia di
buon auspicio farlo ad Asti, dopo la pandemia abbiamo bisogno di
allegria e rinascita. Un onore per la città, per cui abbiamo
sinergicamente lavorato per assicurare l'ordine e la sicurezza
pubblica".
A fargli eco il sindaco di Asti e presidente della Provincia,
Maurizio Rasero: "Asti e la sua provincia sono orgogliosi di
accogliere questo evento, per cui è stata creata una rete
sinergica tra istituzioni e realtà. Sarà una festa, anche nel
ricordo dei caduti".
"E' un'occasione ottima per ripartire, dopo l'ultimo raduno
del 2018 di Vittorio Veneto - commenta il presidente
dell'Associazione Nazionale Paracadutisti, il Generale Marco
Bertolini - la prima zona di lancio d'Italia. Noi guardiamo al
passato, ma non deve essere visto come un archeologismo
morale, non dobbiamo dimenticare da dove veniamo".
Parallelamente in centro città sono stati affissi manifesti
che contestano l'evento, da parte dell'Assemblea Antifascista di
Asti, con lo slogan "Paracadutisti: niente da festeggiare".
"Nella guerra non c'è niente di valoroso, niente da festeggiare.
Disertiamo le celebrazioni militariste", è quanto si legge nel
lungo manifesto affisso.
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