Una grande interpretazione di
Massimo Popolizio e del suo cast strappa lunghi e convinti
applausi al Teatro Carignano, dove va in scena, ospite del
Teatro Stabile di Torino, fino a domenica 19 febbraio, Uno
sguardo dal ponte di Arthur Miller, traduzione di Masolino
d'Amico. Il testo di Miller, uno dei maggiori drammaturghi
americani del 900, concentra temi scottanti e attuali: la fuga
dalla povertà, le tensioni dell'immigrazione clandestina, la
caccia allo straniero e gli affetti morbosi che possono
dilaniare una famiglia. Popolizio, che oltre a recitare è il
regista, mette in scena "un testo che chiaramente assomiglia
molto a una sceneggiatura cinematografica", come lui stesso
spiega, in una cornice essenziale che mette in risalto gli
attori e la loro abilità nella recitazione.
Ambientato in una comunità di immigrati siciliani a
Brooklyn, Uno sguardo dal ponte è il dramma della gelosia di
Arthur Miller. Un grande affresco sociale, ma anche il ritratto
di un uomo onesto, Eddie Carbone, compromesso e sconfitto da una
incestuosa passione erotica. Popolizio attualizza il testo e
introduce nei ruoli femminili un atteggiamento ribelle, molto
moderno. In scena lo affiancano Valentina Sperlì, Michele Nani,
Raffaele Esposito, Lorenzo Grilli, Gaja Masciale, Felice
Montervino, Marco Mavaracchio, Gabriele Brunelli. Le scene sono
di Marco Rossi, i costumi di Gianluca Sbicca, le luci di Gianni
Pollini e il suono di Alessandro Saviozzi. Lo spettacolo è
prodotto dalla Compagnia Umberto Orsini e dal Teatro di Roma ed
Emilia Romagna Teatro.
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