Partono dalle antiche carte
geografiche che indicavano con la frase Hic shunt leones (o
dracones) i territori inesplorati, particolarmente in Africa,
dove potevano esserci i leoni oppure i draghi, figure
mitologiche salde nell'immaginario collettivo, gli artisti
Chiara Camoni e il collettivo Atellier dell'Errore per un
cammino immaginario in cui le due storie si confrontano
mettendosi in relazione e dando vita a un originale percorso
espositivo. Nelle ottanta opere della mostra Hic sunt dracones -
alla Gam Galleria d'Arte Moderna di Torino dal 3 novembre al 12
marzo 2023 - l'idea del non esplorato è messa in parallelo con
l'idea dell'arte stessa, quella contemporanea che trova
territori sconosciuti nei confini più estremi e, forse per
questo, particolarmente fertili.
Una sorta di avvertimento per lo spettatore che viene
avvisato del 'pericolo', ma invitato a varcare la soglia per
addentrarsi all'interno di un mondo nuovo che vede un continuo
rimescolamento di forme, fuori da ambiti conosciuti, in
trasformazioni che generano terreni che vanno a lambirsi, tra il
riconoscimento apparente e l'evocazione simbolica. La
possibilità delle opere di presentarsi allo spettatore
attraverso varie modificazioni che assumono forme diverse e
particolari è il gioco che lega le opere.
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