La delusione c'è: è innegabile.
Alle Olimpiadi di Parigi 2024 l'Italia che sognava di centrare
uno storico bis olimpico nell'inseguimento a squadre del
ciclismo su pista, ha abdicato. Domani pomeriggio gli azzurri
dovranno "accontentarsi" della finale per il bronzo con la
Danimarca.
A sbarrare la strada al quartetto italiano (composto da
Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan
Milan) ci ha pensato in semifinale un'Australia "mostruosa",
capace di far registrare il nuovo record del mondo, con il tempo
di 3:40.730. E quindi la delusione italiana è doppia perché il
precedente primato (3:42.032) apparteneva proprio al quartetto
azzurro ed era datato 4 agosto 2021, il giorno della vittoria
dell'oro a Tokyo 2020 con la strepitosa rimonta sulla Danimarca.
"Chapeau", dice Filippo Ganna. "Sono andati molto vicini al
3.39, noi abbiamo dato il nostro massimo, ma con quel tempo
possiamo solo fare i complimenti all'avversario. Concentriamoci
sulla finale per il bronzo di domani".
Sorpreso si dice Simone Consonni. "Pensavamo ai più forti, ma
l'Australia ci ha sorpreso - le sue parole - Noi ci abbiamo
messo testa, cuore e gambe: se non è bastato, è perché loro sono
stati bravissimi. Ora la finale per il bronzo, fino a due anni
fa sarebbe apparsa impossibile perfino quella. E contro la
Danimarca non sarà facile".
In semifinale il quartetto azzurro ha chiuso in 3:43.205, un
tempo che almeno è valso la qualificazione alla finale per il
terzo e quarto posto, proprio contro la Danimarca. Per Filippo
Ganna, argento nella cronometro individuale su strada,
l'occasione di chiudere Parigi 2024 con due medaglie. Nella
finale per l'oro, invece, l'Australia, a questo punto assoluta
favorita, se la vedrà con la Gran Bretagna, che nella semifinale
ha avuto la meglio sulla Danimarca. "Ci hanno copiato un po'
tutti - dice il ct Villa - con una punta velocissima negli
ultimi tre giri, a fare il Ganna di Tokyo. E hanno migliorato
molto i materiali. Anche noi lo abbiamo fatto, ma evidentemente
non è bastato".
E' ancora in corsa per l'oro il quartetto femminile azzurro
dell'inseguimento. Con 4:07.579 le azzurre (Letizia Paternoster,
Chiara Consonni, Martina Fidanza e Vittoria Guazzini) hanno
fatto registrare il quarto tempo, conquistando così la
qualificazione alla semifinale contro la Nuova Zelanda (miglior
tempo con 4:04.679), dove, per cercare di portare a termine
quella che sembra essere un'impresa, dovrebbe trovare spazio
anche Elisa Balsamo. "Oggi l'ho tenuta fuori, domani ci sara' -
conferma Villa - Viene da due stagioni difficili, è uscita dal
Giro con una malattia, è stata pochissimo con noi e se non ti
alleni tutti insieme poi è difficile. Ma da un paio di test che
ha fatto con le compagne, abbiamo buone indicazioni". Nell'altra
semifinale la sfida sarà tra Stati Uniti (secondo tempo con
4:05.238) e Gran Bretagna (terzo tempo con 4:06.710).
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