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Dodik conferma il ritorno in Bosnia, ma non si sa dove sia

Dodik conferma il ritorno in Bosnia, ma non si sa dove sia

Commissaria Ue Kos, 'non può più essere un interlocutore'

SARAJEVO, 29 marzo 2025, 15:13

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, a carico del quale la giustizia bosniaca ha inviato all'Interpol un mandato di arresto internazionale per attentato all'ordine costituzionale, ha confermato oggi di essere tornato in Bosnia-Erzegovina (BiH) da Israele, senza tuttavia precisare dove effettivamente si trovi.
    "Sono arrivato", si è limitato a scrivere su X, alimentando congetture e speculazioni su dove sia realmente. Al momento si sa che, dopo un soggiorno di tre giorni in Israele dove ha partecipato a una conferenza sull'antisemitismo, Dodik ha lasciato il Paese a bordo di un aereo governativo della Republika Srpska (Rs), l'entità a maggioranza serba della BiH di cui è presidente, dopo che il tribunale di Sarajevo aveva confermato la richiesta di un ordine internazionale di arresto nei suoi confronti. L'aereo, sembra nella notte fra giovedì e venerdì, aveva fatto scalo a Belgrado, prima di proseguire per Banja Luka, il capoluogo della Rs, ma nessuna conferma è giunta sulla presenza del leader serbo-bosniaco in entrambi gli aeroporti. Interpol intanto non ha ancora comunicato l'accettazione o meno della richiesta di arresto del Tribunale statale di BiH, e se tale richiesta è in linea con i criteri previsti. Un articolo dello statuto di Interpol impedisce infatti l'arresto se nella richiesta vi siano connotazioni politiche, religiose o razziali. A fine febbraio Dodik era stato condannato a un anno di reclusione e sei di interdizione dall'attività politica e dalla sua carica di presidente della Rs per disobbedienza alle delibere dell'Alto rappresentante internazionale in BiH Christian Schmidt. Per tutta risposta il parlamento locale della Rs aveva adottato un provvedimento che vieta attività e decisioni del Tribunale statale bosniaco, della Procura bosniaca e della polizia centrale di BiH sul territorio della Rs. Cosa questa che aveva indotto le autorità di BiH a Sarajevo a mettere sott'inchiesta Dodik, unitamente al premier e al capo del parlamento della Rs, con l'accusa di attentato all'ordine costituzionale. Dopo che i tre non hanno risposto alla convocazione da parte della Procura statale per dar conto di tale accusa, nei loro confronti è stato emesso un ordine di arresto valevole per il territorio nazionale della BiH. Ordine che è stato poi esteso a livello internazionale, con richiesta all'Interpol, dopo che Dodik e il capo del parlamento serbo-bosniaco Nenad Stevandic hanno oltrepassato il confine recandosi in Serbia, e Dodik successivamente in Israele. Da tempo Dodik è nel mirino della comunità internazionale per le sue crescenti aspirazioni separatiste. La commissaria Ue all'allargamento Marta Kos, in una intervista oggi all'emittente balcanica allnews N1, definendo la situazione in BiH tesa e complicata, ha puntato il dito contro Dodik affermando che a causa delle sue posizioni non può essere un partner o un interlocutore della Ue nelle discussioni sul cammino europeo della Bosnia-Erzegovina.
   

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