Il candidato nazionalista alla
presidenza in Romania, George Simion, ha duramente attaccato il
presidente francese Emmanuel Macron durante una visita di due
giorni a Parigi, in cui si è detto oggi certo di diventare "il
prossimo presidente" del suo paese.
Simion ha esplicitamente accusato Macron di ingerenza,
sottolineando che vincerà comunque "nonostante il sostegno di
Emmanuel Macron al mio avversario": "Il mio messaggio è chiaro -
ha detto in un'improvvisata conferenza stampa - giù le mani!".
Accusando Macron di "tendenze dittatoriali", ha aggiunto rivolto
al capo dell'Eliseo: "Lei non è un imperatore, non è neppure
amato dal popolo francese, quindi questi attacchi e il modo in
cui lei sta provando ad immischiarsi nelle nostre elezioni non
sono quello che dovremmo fare in un'Europa unita". Il voto dello
scorso autunno, dominato dal candidato di estrema destra Calin
Georgescu, bandito successivamente dalla politica, è stato
annullato dalla Corte Costituzionale: "Fu un colpo di stato - ha
detto Simion - che ha umiliato il popolo romeno".
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