/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il Kosovo celebra indipendenza ma non c'è molto da festeggiare

Il Kosovo celebra indipendenza ma non c'è molto da festeggiare

Critiche da Ue e Usa per scarso coordinamento, stallo dialogo

PRISTINA, 17 febbraio 2025, 18:26

Redazione ANSA

ANSACheck
© ANSA/EPA

© ANSA/EPA

Il Kosovo celebra oggi il 17/mo anniversario della proclamazione di indipendenza dalla Serbia in un'atmosfera che non è certo trionfale, fra le critiche crescenti a Pristina da parte di Ue e Usa per azioni unilaterali e non concordate a danno seri serbi locali, e in una situazione di prolungato stallo nel dialogo con Belgrado. Un anniversario che giunge a una settimana dalle elezioni parlamentari, segnate sì dal succeso del partito di maggioranza 'Vetevendosje' (Autodeterminazione) del premier Albin Kurti, che tuttavia non ha la maggioranza necessaria a governare da solo come avvenuto finora, e che dovrà cercarsi degli alleti per un nuovo governo.
    In una seduta celebrativa tenuta oggi dal governo, Kurti ha espresso gratitudine e onore per "tutti coloro che si sono sacrificati per la libertà" del Kosovo, un Paese a suo dire che "è oggi è più forte e vitale che mai, non solo perchè abbiamo investito nella sicurezza e nella difesa ma anche perchè abbiamo rafforzato le istituzioni democratiche e normalizzato il loro funzionamento". "L'economia cresce anno dopo anno, rapidamente e in modo sostenibile", ha aggiunto il premier. Da parte sua la presidente Vjosa Osmani ha affermato che in questa giornata si commemora il "sacrificio secolare del popolo" per la libertà e l'indipendenza. "Andremo avanti, perchè non c'è nulla che possa fermare la nostra repubblica libera, indipendente, sovrana ed eterna", ha aggiunto la presidente. Per l'anniversario dell'indipendenza alla dirigenza di Pristina sono giunti messaggi di congratulazioni da numerosi leader internazionali, compresi i presidenti Sergio Mattarella e Donald Trump. E nel corso della giornata odierna sono in programma vari eventi celebrativi, compresi una parata degli effettivi della Forza di sicurezza del Kosovo e un concerto solenne. Nonostante la conferma dell'appoggio alla sovranità e indipendenza proclamata 17 anni fa, Usa e Ue negli ultimi tempi hanno intensificato le critiche alla dirigenza di Pristina per aver adottato misure e decisioni in modo unilaterale senza consultarsi con gli alleati occidentali. Misure riguardanti in larga parte l'abolizione e lo smantellamento di quelle che vengono considerate 'strutture parallele illegali' che Belgrado mantiene in Kosovo. E' stato in particolare messo al bando il dinaro serbo nelle regioni a maggioranza serba e sono state smantellate e chiuse istituzioni e servizi legati all'amministrazione serba - filiali di banche, uffici postali, rappresentanze sindacali e di assistenza previdenziale. Spetterà al nuovo inviato speciale Ue Peter Sorensen riavvivare il dialogo fra Belgrado e Pristina, che da mesi è praticamente fermo e bloccato per la distanza che permane fra le parti. A cominciare dalla Comunità delle municipalità a maggioranza serba in Kosovo, prevista dagli accordi e chiesta a gran voce da Belgrado, ma di cui Pristina non vuol sentir parlare. Diversità di posizione permane anche sul numero di Paesi che hanno riconosciuto l'indipendenza del Kosovo - per Pristina sarebbero 117 (sul totale di 193 stati dell'Onu), per Belgrado sarebbero invece meno di 90. Regione meridionale della Serbia a maggioranza albanese, il Kosovo proclamò l'indipendenza il 17 febbraio 2008, che non è riconosciuta - oltre che dalla Serbia - da Russia, Cina e cinque stati membri della Ue (Spagna, Grecia, Romania, Slovacchia e Cipro). A riconoscere il Kosovo sono le maggiori potenzse occidentali, compresi Stati Uniti e Italia. Nonostante il suo status incerto e la sua non appartenebza alle Nazioni Unite, il Kosovo è stato ammesso a varie organizzazioni internazionali quali Banca mondiale, Fmi, Bers, Cio, Fifa, Uefa
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.