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Oltre 21.500 lupi in Europa, +58% in un decennio

Oltre 21.500 lupi in Europa, +58% in un decennio

Danni per 17 milioni di euro l'anno, ma anche benefici

MILANO, 28 marzo 2025, 12:01

Redazione ANSA

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Grazie alle politiche di conservazione della fauna selvatica, i lupi in Europa sono aumentati del 58% nell'ultimo decennio, passando da 12.000 a 21.500 esemplari: Paesi come Italia, Germania, Bulgaria, Grecia, Polonia, Spagna e Romania, contano più di mille lupi ciascuno.
    Lo indica lo studio su 34 Paesi condotto dal gruppo internazionale di ricerca guidato dall'italiana Cecilia Di Bernardi, dell'Università svedese di scienze agrarie, e coordinato da Luigi Boitani della Sapienza di Roma. Le popolazioni di lupi hanno fatto registrare un aumento in 19 dei 34 dei Paesi presi in esame: Italia, Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Slovacca, Slovenia, Svezia, Svizzera e la parte europea della Turchia. Il numero di esemplari è invece rimasto sostanzialmente stabile in otto Paesi (Albania, Croazia, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Romania, Spagna, Ucraina), ed è diminuito in Bosnia ed Erzegovina, Montenegro e Macedonia del Nord. Sulla base dei dati raccolti, si stima che nell'Unione Europea i lupi uccidano 56.000 animali domestici all'anno, su una popolazione totale di 279 milioni di capi di bestiame. Sebbene il rischio vari da Paese a Paese, in media un capo di bestiame ha una probabilità dello 0,02% di essere ucciso dai lupi ogni anno. Risarcire gli allevatori per queste perdite costa ai Paesi europei circa 17 milioni di euro all'anno. "Alcuni Paesi, come Croazia, Francia, Grecia, Italia, Norvegia e Spagna, hanno avuto perdite assolute significativamente maggiori rispetto ad altri, probabilmente legate a diverse pratiche di allevamento e diversi sistemi di compensazione", riporta lo studio. Per quanto riguarda gli attacchi alle persone, che sono "estremamente rari in Europa", gli autori sottolineano che quelli segnalati in Italia e Grecia sono stati molto probabilmente da parte di cani, non lupi. "In alcune popolazioni - spiegano i ricercatori - l'ibridazione con i cani sta diventando una minaccia per la conservazione del lupo, con stime segnalate che potrebbero persino includere alcuni ibridi". Lo studio evidenzia come i lupi possano avere anche impatti economici positivi, ad esempio riducendo gli incidenti stradali e i danni alle piantagioni forestali tramite il controllo delle popolazioni di cervi selvatici. Tuttavia, non sono disponibili dati sufficienti per quantificare questi benefici.
   

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