Sempre secondo i passaggi
dell'inchiesta pubblicati stamattina da La Repubblica, gli
investigatori definiscono "una mazzetta smaterializzata" quella
che avrebbe coinvolto il governatore del Molise, Francesco
Roberti, e la moglie. L'indagine, che si concentra su un
traffico di rifiuti tra Molise e altre regioni, evidenzia come
imprenditori vicini alla criminalità facevano "ricorso
sistematico alla corruzione per creare una corsia preferenziale
idonea ad accelerare l'emissione di provvedimenti".
Gli imprenditori finiti sotto la lente della magistratura
avrebbero corrotto Roberti affidando al suo studio tecnico delle
commesse e assumendo la moglie. In una conversazione della
primavera 2021, un imprenditore dice alla donna: "Poi stabiliamo
il quantum, me lo dici tu". Di solito però, evidenziano gli
investigatori, tra il datore di lavoro e il dipendente avviene
il contrario. Sempre Gasbarro a un consulente diceva: "Io sono
Elvira, ma guarda chi c'è dietro di me".
Infine ci sono le pressioni di Roberti sul gestore di una
discarica per aumentare il conferimento dei rifiuti a una delle
società coinvolte: "Devo provare con il sindaco - dice l'attuale
governatore, intercettato - Gli devo dire: che dobbiamo fare?
Dobbiamo cominciare a mandare i controlli?". L'inchiesta della
Dda si è conclusa nelle settimane passate, quando agli indagati
è stato notificato l'avviso di conclusione indagini.
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