"Dalla relazione conclusiva della
Commissione per la verifica dell'attività amministrativa
dell'Atim emergono ben 11 gravi criticità nella selezione dei
contraenti degli affidamenti dei servizi e dei beneficiari di
contributi effettuati da Atim, tra cui il potenziale
frazionamento dell'affidamento per eludere le soglie di legge
previste per gli affidamenti diretti, la potenziale violazione
del principio di rotazione nella scelta del contraente, la
mancanza di trasparenza". Lo scrive in una nota la capogruppo
del M5s in Consiglio regionale Marta Ruggeri.
"Il verdetto finale del gruppo di lavoro non lascia dubbi: -
secondo la esponente pentastellata - una diffusa approssimazione
nella gestione amministrativa dell'Ente, che, ricordiamo, è
stato gestito da un direttore nominato dalla Giunta Regionale, e
sottoposto all'attività di vigilanza esercitata dalla Giunta
stessa. Atti potenzialmente annullabili, - secondo Ruggeri - che
richiedono provvedimenti correttivi in autotutela".
"Ora si tratta di verificare - prosegue - se tali criticità
siano state solo frutto di incapacità amministrativa, oppure se
ci sia stato un disegno predatorio delle risorse regionali,
nell'averle sottratte alla gestione ed al controllo diretto
degli uffici preposti alla promozione dell'offerta turistica
della Regione per essere messe in mano ad una costosa 'one man
band', operante su mandato fiduciario del Presidente Acquaroli".
"Il sospetto viene, sia leggendo le risultanze della verifica
disposta dalla Giunta nelle sue funzioni di vigilanza, - scrive
ancora la capogruppo M5s - sia considerando che le funzioni di
Atim sono state sottratte al personale della Regione, che già
negli uffici di palazzo Raffaello si occupava diligentemente di
turismo e di sviluppo economico con tutte le garanzie di
correttezza dell'azione amministrativa che danno gli Uffici
regionali".
"Ci auguriamo che sia la magistratura contabile, e se del
caso quella penale, a verificare - l'auspicio di Ruggeri - se ci
troviamo di fronte a 'dolo', o solo a 'colpa grave'. Il
Presidente Acquaroli ha grandi responsabilità in questa partita,
essendosi occupato personalmente della nomina del direttore di
Atim Bruschini, 'carrozzone' di cui non si sentiva per nulla il
bisogno, - conclude - che ha mal funzionato e di cui come
movimento politico abbiamo chiesto la soppressione e la
rilanciamo come impellente necessità".
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