Nel 2024 gli occupati nelle Marche
sono stati 644 mila, +0,5% rispetto al 2023; una crescita
inferiore al Centro (+1,9%) e alla media Italia (+1,5%). Il
tasso di occupazione generale diminuisce di 0,2 % e si attesta
al 67,2%. A livello di genere, nell'occupazione gli uomini
calano (-0,8%), mentre le donne occupate registrano una crescita
(+2,1%) che porta il tasso di occupazione femminile a 61,6%,
+0,9%.
Questo il quadro che emerge dai dati Istat, elaborati dall'Ires
Cgil Marche.
Inoltre scendono i disoccupati (-2,9%) e il tasso di
disoccupazione generale resta sostanzialmente stabile (-0,1%),
Cresce debolmente il numero degli inattivi (+2mila unità,
+0,8%), tasso di inattività generale si attesta al 29,1%. La
crescita degli occupati è ascrivibile all'aumento degli autonomi
(+8mila, +5,7%), mentre calano i dipendenti, (-5mila, -1,0%).
Tra i dipendenti rimangono invariati i lavoratori a tempo
parziale e si riducono quelli a tempo pieno (-1,2%), diminuzione
è totalmente imputabile a quelli a tempo indeterminato (-5mila,
-1,2%). Tra i macrosettori, le costruzioni sono il comparto a
registrare la maggiore crescita in termini relativi (+5,1%).
L'occupazione nell'industria rimane pressoché invariata. Mentre
in termini assoluti è il commercio ad osservare l'aumento più
consistente (+6mila unità). Tra i settori in negativo,
l'agricoltura (-7mila, -33,3%).
"Due gli aspetti estremamente preoccupanti: la diminuzione
del tasso di occupazione e il crollo dei lavoratori a tempo
indeterminato. La Regione scenda subito in campo", il commento
di Eleonora Fontana, segreteria regionale Cgil Marche che invoca
"azioni concrete, subito" per "promuovere l'occupazione,
migliorare le opportunità di lavoro stabile, sicuro, tutelato e
ben retribuito".
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