Garantire un accesso reale e
uniforme all'Interruzione Volontaria di Gravidanza su tutto il
territorio regionale, oltre all'applicazione delle linee guida
del Ministero della Salute per la somministrazione della RU486,
farmaco che permette un'interruzione farmacologica senza
necessità di ricovero ospedaliero. Lo chiedono le donne scese in
piazza in occasione della Giornata Internazionale per l'Aborto
Libero, Sicuro e Gratuito. Lo sottolineano il Partito
Democratico Marche e le Donne Democratiche Marche che hanno
partecipato al presidio in Piazza Roma ad Ancona, "per
riaffermare con forza la necessità di tutelare i diritti delle
donne e il diritto di scelta sancito dalla legge 194 del 1978.
"La Regione Marche, con il suo elevato tasso di obiettori di
coscienza e la scelta di dare spazio alle associazioni pro-vita
nei consultori pubblici, rischia - denuncia il PD - di limitare
gravemente l'accesso a un diritto fondamentale per le donne.
Questa preoccupazione è stata ribadita nel corso della
manifestazione da centinaia di partecipanti, tra cui
associazioni, sindacati e cittadine, che hanno sottolineato
l'importanza di difendere la salute e l'autonomia delle donne.
"Le Marche stanno diventando un terreno di scontro
ideologico, dove il corpo delle donne viene usato come strumento
per una propaganda oscurantista. Non possiamo permettere che la
Giunta Acquaroli continui a smantellare i servizi sanitari
essenziali, come i consultori, fondamentali per il diritto alla
salute delle donne" afferma Luisa Cecarini, portavoce delle
Donne Democratiche Marche. "Indietro nei diritti non torniamo!
Chiediamo con forza che la Regione applichi le linee guida
ministeriali per l'uso della RU486 e rispetti il diritto delle
donne di scegliere in autonomia".
La Segretaria regionale del PD Marche, Chantal Bomprezzi,
denuncia come "Questa Giunta sta rallentando i progressi sui
diritti delle donne e sui servizi sanitari fondamentali. Non
accetteremo alcun passo indietro - assicura -. Se la Regione
arretra, le donne avanzano. Continueremo a mobilitarci, in
piazza e nelle sedi istituzionali, perché la salute e i diritti
delle donne non siano sacrificati sull'altare della propaganda
politica".
Il Partito Democratico Marche e le Donne Democratiche
"ribadiscono il loro impegno a sostenere le donne nella
battaglia per il diritto all'aborto sicuro e gratuito,
impegnandosi a promuovere azioni concrete, sia in piazza che
attraverso iniziative politiche, per garantire l'accesso all'IVG
e migliorare i servizi dei consultori nella Regione Marche. La
Giornata Internazionale è stata un'occasione fondamentale per
lanciare un messaggio chiaro: sui diritti non si torna
indietro".
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