Un piano di investimento strategico focalizzato su energie rinnovabili e ad altissima efficienza in prodotti come pompe di calore e caldaie all'idrogeno, ulteriore spinta a ricerca e sviluppo per accelerare l'innovazione di prodotto e processo; decarbonizzazione dei processi produttivi mantenendo l'occupazione di qualità e consolidando le filiere locali.
Sono le direttrici sulle quali Ariston Group, multinazionale nata a Fabriano (Ancona), investirà circa 100 milioni di euro in un progetto nell'ambito di Next Appennino finalizzato a favorire la rigenerazione economica nelle aree del cratere sismico.
E' uno dei due progetti presentati in Regione
ad Ancona: nell'altro è il Gruppo Lube a mettere in gioco 44
milioni per rafforzare la produzione di cucine per il segmento
di mercato estero.
"Per Ariston è un progetto importante all'interno di un
percorso più ampio di investimento sul territorio a Fabriano
nelle Marche, dove siamo nati, - dice a margine della
presentazione Paolo Merloni, presidente esecutivo di Ariston
Group - vogliamo incrementare ancora la capacità produttiva
delle nostre soluzioni rinnovabili e ad altissima efficienza
come le pompe di calore, in tutte le loro articolazioni,
vogliamo aumentare la nostra forza di ricerca e sviluppo e
riqualificare alcune aree dei nostri siti industriali". "Stiamo
parlando - precisa - di un progetto pluriennale in cui l'azienda
pensa di investire circa 100 milioni di euro, e il finanziamento
pubblico è di 16 milioni di euro".
"La nostra azienda si basa su una cultura che parte da mio
nonno Aristide - ricorda Merloni, citando l'avo 'non c'è valore
economico se non accompagnato da progresso sociale" -. Siamo
leader mondiali del confort termico, del riscaldamento
rinnovabile ad altissima efficienza, degli ambienti dell'acqua e
della climatizzazione. L'investimento vuole essere coerente con
questo percorso, sviluppando la competitività dell'azienda,
investendo in maniera importante in Italia e nel luogo simbolo
dell'azienda".
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