"Più attrattiva, decorosa e
inclusiva". Il candidato a sindaco di Ancona del M5s, Enrico
Sparapani, vorrebbe questo tipo di città se venisse eletto.
Ingegnere civile, 50 anni, famiglia di tradizione democristiana
(al nonno Enrico, deputato Dc negli anni '50, è intitolata una
strada), è nel M5s dal 2018. "Gli elettori - dice all'ANSA -
dovrebbero votarci per i nostri temi: sostenibilità e
inclusività sociale; per l'onestà, valore che ci
contraddistingue. Sono un ingegnere, preparato e trasparente,
conosco bene Ancona. La mia famiglia dagli anni '50 ha cercato
di risolvere i problemi della città e farla crescere".
Ancona "non è attrattiva, manca molto decoro e il turismo
viene solo dalle crociere in estate; mancano eventi, l'unica
cosa che funziona è il Natale. Il 20% delle attività ha chiuso,
il 60% degli studenti ha lasciato la città, gli abitanti sono
scesi da 101mila a 98.400". Servirebbero "più eventi e attività
culturali", ad esempio su "eccellenze marchigiane" e gli
"spensierati Anni ottanta".
Sparapani punta sulla "sostenibilità ambientale":
"l'amministrazione uscente ha fatto in modo che le auto
entrassero in città senza pensare al traffico e alla salute dei
cittadini: cercheremo di ridurre il traffico; vorremmo che il
pendolarismo si fermasse fuori dal centro con parcheggi
scambiatori e mezzi pubblici sostenibili, più piste ciclabili e
soddisfare il Progetto inquinamento atmosferico con dati più
vicini alla salute dei cittadini". Per l'economia pensa a un
"ufficio Europa del Comune" per attrarre fondi Ue e aiutare
imprese e al turismo come asset strategico. Spingerebbe anche su
"incentivi di bilancio per assistenti sociali, servizi sociali,
cargiver famigliari, centri per anziani e assistenza a
disabili".
Sul fronte cultura, si valuterebbero il "museo virtuale", la
possibilità di andare al museo tramite un 'visore', un'app e
portali per la promozione, spot e pacchetti turistici con il
Comune. "Siamo favorevoli all'Area Marina Protetta", afferma,
con zone di maggiori o minori restrizioni e da valutare con gli
operatori; "può essere, come il Parco del Conero, un tassello in
più per il turismo e per tutelare l'ambiente e alcune specie
come il mosciolo".
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