Vuole che Ancona sia "ecologica, sostenibile inclusiva" il candidato sindaco di Europa Verde ad Ancona Roberto Rubegni, commercialista, 57 anni, ex presidente di AnconaAmbiente.
A queste amministrative gli ambientalisti corrono da da soli, e non più con il centrosinistra, dopo 35 anni di fedeltà alla coalizione: a spingere alla rottura il "no" all'istituzione dell'Area Marina Protetta, reiterato dall'amministrazione uscente e ribadito dalla candidata sindaca Ida Simonella.
Il deputato di Avs e co-portavoce nazionale di
Europa Verde Angelo Bonelli si è impegnato a riproporre la
questione alla segretaria del Pd Elly Schlein, in questi giorni
ad Ancona pe la campagna elettorale. Intanto Rubegni intende
giocare fino in fondo la sua partita: l'inclusività da lui
auspicata si riferisce al fatto che "in questi anni non c'è
stato dialogo o confronto" con l'amministrazione dice all'ANSA.
Ancona capoluogo di regione deve risolvere il nodo della
infrastrutture e dei collegamenti, "anche con il resto della
regione", puntare all'intermodalità per l'uscita dal porto. Sul
fronte ambientale, il Pia (Progetto Inquinamento Ambientale),
"ci ha consegnato dati terrificanti sulle polveri sottili. Per
questo bisogna puntare sulla mobilità dolce, la metropolitana
di superficie, la Stazione Marittima, diminuire il traffico su
gomma in centro, puntare sul car sharing, le piste ciclabili e
l'elettrico". Ma anche "incrementare il verde, uno dei modi
migliori per contrastare l'inquinamento". Il Pia "ci dice anche
che una grande fonte di inquinamento è il porto". Per questo
anche i Verdi sono contrari da sempre al progetto della banchina
grandi navi al Molo Clementino, "piuttosto pensiamo a
riqualificare lo scalo, a togliere le reti di protezione,
facciamo lobbyng per far installare energie rinnovabili nei
cantieri navali". Il candidato ambientalista propone di
valorizzare "il capitale naturale con un turismo sostenibile:
Porto Antico, Cittadella, Parco del Cardeto, che per me va
ricompreso nel Parco del Conero, percorsi archeologici, sogno un
Museo del Mare e, magari, anche un acquario". "Bisogna essere
coraggiosi e cambiare, la gente deve tornare a votare" conclude.
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