Gli investigatori del Nucleo di
polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, con le
attività svolte ieri contestualmente all'arresto dell'ex
dirigente comunale milanese Giovanni Oggioni nell'inchiesta
sull'urbanistica, sono andati anche negli uffici comunali per
acquisire "le dichiarazioni e le comunicazioni (obbligatorie)"
sull'assenza di "conflitti di interesse, anche potenziali" di
"tutti i membri delle Commissioni per il paesaggio dal 2015 in
poi", ossia di circa una sessantina di architetti.
La Gdf ha ordinato anche al Comune di Milano, nella "figura
del responsabile della prevenzione della corruzione e della
trasparenza", di consegnare tutta una serie di altri documenti,
tra cui i "verbali della Commissione attuazione nuovo Pgt".
Le perquisizioni, invece, hanno riguardato, in particolare,
tra gli indagati, Andrea Viaroli, ex dirigente dello Sportello
unico edilizia, e come non indagati la figlia di Oggioni e
Regina De Albertis, presidente di Assimpredil.
Per quanto riguarda i due enti indagati, ossia Abitare In e
Assimpredil, invece, le acquisizioni hanno riguardato
soprattutto la documentazione interna sui modelli per il
contrasto alle condotte corruttive.
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