Il Piccolo e il Carcano, ma anche
il teatro La Cucina dell'ex ospedale psichiatrico Paolo Pini
sono alcuni dei luoghi milanesi che la sera di lunedì 9 ottobre,
nel 60/o anniversario della tragedia del Vajont che costò la
vita a 2000 persone, ospiteranno 'VajontS 23', l'azione corale
di teatro civile messa in scena in contemporanea in oltre 130
teatri italiani ed esteri per onorare la memoria di quella
comunità montana spazzata via, in una manciata di minuti, dalla
faccia della storia e dalle mappe geografiche.
In tanti hanno risposto all'appello di Marco Paolini e si
sono uniti al comitato promotore La Fabbrica del Mondo e ad
altre istituzioni culturali e civili del Paese per un grande
ricordo collettivo in forma di racconto, che al Piccolo vedrà in
scena, al fianco dello stesso Paolini, il sindaco di Milano
Giuseppe Sala, l'assessore regionale alla Cultura Francesca
Caruso, 20 narratori e un coro di 200 persone, espressione e
voce della società civile, del mondo della cultura e
dell'impegno ambientalista, con il coordinamento artistico di
Michele Dell'Utri.
Dal 9 al 16 ottobre, nei foyer del Teatro Strehler, sarà
allestita la mostra fotografica 'Vajont, per non dimenticare' a
cura della Pro Loco Longarone, organizzata dall'Associazione
Bellunesi nel Mondo. Infine, lunedì 16 ottobre, a trent'anni
dalla sua prima rappresentazione, Marco Paolini riporterà in
scena lo storico spettacolo 'Il racconto del Vajont'.
Al Carcano la sera del 9 sarà il geologo Mario Tozzi a
introdurre il racconto della tragedia, che insieme alla
compagnia ATIR, con la partecipazione di Lella Costa e alcuni
cittadini milanesi che hanno fatto parte dei laboratori teatrali
de El Nost Milan, rivivrà poi nella narrazione corale di VajontS
23.
All'ex ospedale Paolo Pini saranno invece i performer di
Teatro degli Incontri, insieme all'antropologo Mauro Van Aken e
al pubblico a trasformare il ricordo della tragedia in una
sveglia collettiva contro i cambiamenti climatici.
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